La tipa, caffè e lingerie - Parte III - La vendetta?
Data: 11/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti
Leggere le precedenti parti potrebbe arricchire la lettura...
Mi ha portato nella tromba delle scale, vuole farlo qui, ne sono sicuro. Mi approccio voglioso, le alzo la gonna, le tocco le parti intime con il mio tocco magico e soprattutto quelle enormi tette che quando sobbalzano appena mi eccitano. Mi gela con lo sguardo, sento davvero il freddo entrarmi nelle vene.
“Tu vuoi solo scoparmi!” Esclama incazzata, delusa, illusa.
Non voglio farla incazzare, per nulla. Non posso proprio ora che l’ho ritrovata: “No, non è vero!”
Mento, voglio farmela spudoratamente. La sbatterei gambe aperte a 180 gradi mentre siede sui gradini. La guardo negli occhi e divento sincero.
“Va bene, si! Voglio scoparti, forte forte. Mi sei terribilmente mancata e perdona la mia voglia ma… tu hai questo corpo giovane, perfetto che profuma di sesso ed io, di sesso sono inebriato!”
Ada mi guarda con un espressione corrucciata che si miscela con una leggermente più enigmatica che ancora non conosco, c’è un mezzo sorriso, si avvicina sensuale, me lo tocca, lo strofina, mi lecca le labbra e dice: “non ancora… stallone!”
Perfetto, ho capito che non è l’ora della minchia, mi rassegno, l’erezione però non sembra essere d’accordo, non credo che darà fastidio, spero.
“Intanto vorrei scusarmi davvero, per quel che ho fatto… mi dispiace Ada!” Non so se sono stato sincero perché nemmeno io lo so. Solitamente questo genere di cose mi riesce alquanto bene.
“Dovevi solo stare due minuti in ...
... quello sgabuzzino mentre io stavo liquidando mia sorella… sei un coglione!”
“Io non so che mi è preso, sono uscito senza pensare…”
“Ho notato che non hai pensato…”
“Ada… io non so più chi sono e non so come comportarmi e reagire con te…” Mi interrompe bruscamente con voce acida, quasi perfida e stridente.
“Con me, con me… e poi mi infili la mano mezzo le cosce, sei venuto fin qui per scoparmi… vuoi solo la mia figa ecco… sei un bastardo ma, tu questo lo sai!”
Sono veramente confuso mentre respiro. Stavamo per scopare, la seconda volta, ancora in un fottuto retrobottega dove, mi hai portato tu ed ora ti arrabbi con me Ada? Sei veramente una zoccola. Fosse stata un’altra ti avrei legata ad un tavolo e ti avrei sodomizzata. In più mi stuzzica l’idea di metterti un collare al collo, mi eccita davvero solo che… farfuglio se devo risponderti e divento un coglione come dici tu.
Sospiro, cerco le parole nella mia mente per replicare, nulla. Dovrei cercare altrove. Dunque glielo dico così, la mia frase romantica, mentre lei parla ed io non ascolto. Il mio dito indice sulle sue labbra per zittirla, delicato come un sussurro.
“Quella volta volevo dirti che ho lasciato il mio cuore dentro di te… volevo dirti questo…”
Sembra che debba piangere, che cosa ho detto di male… no, sono uno stolto, cinico, sesso dipendente, mi coglie di sorpresa… lei mi abbraccia e poi…
Il pianerottolo trema, una forte scossa di terremoto. Ada mi stringe più forte.
Spaccature si ...