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Soggiogata da dante e lidia
Data: 23/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Giulia2001, Fonte: Annunci69
... messaggio. Mi pare che tu non vedessi l’ora di giocare. Cazzo. Aveva ragione? Mi metteva in confusione. Non risposi e mi ricacciai il telefono in borsa. Non sapevo se essere incazzata con lui o con me stessa. Tornai a casa, ma il pomeriggio non fu molto produttivo. Continuavo a pensare a cosa mai potesse avere quest’uomo per risultare così magnetico. Come aveva fatto a convincere la sua ragazza a fare una cosa del genere? Come aveva fatto a ridurre me in quel modo la sera prima? Quale cazzo era il suo superpotere? Dato che non stavo combinando niente, verso le cinque decisi di andarmi a fare un bel bagno caldo. Mi sarei rilassata e avrei provato a svuotare un po’ la mente. Mi ero appena immersa nell’acqua calda e stavo accarezzando le bolle del bagnoschiuma, quando mi vibrò il cellulare. Dante: Visto che ieri notte non hai scopato, ora puoi toccarti. Era impossibile! Sapeva che ero nuda nella vasca o cosa? Mi stava spiando? Io: Sto lavorando. Mentii. Dante: Non è vero. Stavi pensando a me. Io: Beh, è una situazione assurda. Dante: Toccati. Quell’uomo mi stava entrando nella testa. Anzi, ci era entrato non appena varcata la soglia di casa la sera prima. Non volevo rispondergli, appoggiai il cellulare e mi immersi nell’acqua. Cominciai a ripensare alla sera prima, a quello che avevo sentito con lui vicino, che mi sfiorava la pelle mentre Luca era nell’altra stanza. Mi toccai. Con una mano mi sfiorai un capezzolo. Era turgido e duro come ...
... poche altre volte. Iniziai a sfiorarmi le labbra, poi dentro. Mi accarezzavo il clitoride, mentre mi penetravo con un dito. Venni scossa da spasmi violenti, quando raggiunsi l’orgasmo. Come una liberazione dopo mesi di astinenza forzata, invece erano solo 24 ore di tortura psicologica di uno sconosciuto. Quando mi ripresi ed uscii dalla vasca per asciugarmi, trovai un messaggio di Dante non letto: Dante: Brava. Io: Chi ti dice che l’abbia fatto? Dante: L’hai fatto. La sua sicurezza era spiazzante. Non sapevo cosa rispondere. Dante: Anche io mi sono eccitato pensando a te. Mi mandò una foto che mi lasciò a bocca aperta. Era un’inquadratura ravvicinata di quello che doveva essere la base del suo cazzo. Tutto il resto era dentro la bozza di Lidia, che guardava dritta verso l’obiettivo. Ero davvero turbata non sapevo cosa rispondere, ma non riuscivo a chiudere quella foto, così volgare e allo stesso tempo così erotica. Non potevo smettere di fissarla. La mia mente continuava a pensare cosa stesse provando Lidia. Doveva essere un’umiliazione incredibile farsi fotografare mentre si fa un pompino, magari sapendo che quella foto sarebbe finita ad un’altra donna. I suoi occhi bellissimi però non erano mortificati, si vedeva che stava realmente godendo nel far tutto per il suo uomo. Tornai a toccarmi, fu più forte di me. Dante: Vuoi vedere quanto mi hai fatto eccitare? Cazzo, dovevo finirla li. Dovevo stroncare sul nascere qualsiasi cosa fosse questa ...