1. Eneide Postmoderno – Della resa dei conti


    Data: 22/05/2021, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... più di quanta avrebbe immaginato. Janus aveva esagerato e lo sapeva.-ASCOLTATEMI!-, tuonò il giovane. Si fece silenzio, improvviso.-I nostri avi fondarono Licanes dopo una visione! Il nostro ultimo re, Thedosius, accolse la medesima visione per istituire il Consiglio. Fu la visione di Oranteus a persuaderlo a mappare i lidi attorno a Licanes stabilendovi le nostro colonie un tempo florido vanto della nostra perduta patria!-, nessuno osava parlare, nessuno osava interromperlo, persino Cassius dovette ammirarne la retorica mentre Janus andava riportando alle loro menti il ricordo degli eroi dei secoli passati e le loro gesta. “Costui é invero un uomo eccelso. Quasi un dispiacere ucciderlo.”, ammise.-Perché mai la mia visione dovrebbe essere diversa?!-, chiese, -Perché dovrebbe essere meno veritiera? Perché dovremmo noi sottrarci al fato dagli déi sancito?-.Vi fu improvviso, assoluto silenzio. Cassius capì. Quell’affondo, quel ricordo agli onori del passato, quella rimembranza di tanti eroi aveva catturato i cuori di molti dei presenti. Comprese che era tempo di fare qualcosa, o Janus avrebbe vinto.-Invero un’ottima domanda, Janus.-, disse alzandosi con un sorriso. Notò Tia, Betea e diversi altri guardarlo mentre saliva verso il suo avversario, -Invero, non trovo modo di risponderti se non nel chiederti… per quanto? Per quanto ancora gli déi ci metteranno alla prova? Non abbiamo forse noi diritto alla pace, alla tranquillità? Non ci siamo forse guadagnati col sangue e col ...
    ... sudore, con dolore e incertezze, con rabbia e tristezza la possibilità di una vita lieta, almeno in questo suo tramonto?-, chiese.-Sì!-, esclamò Ossius. Fu un “sì” ripreso da Betea, da Letha e da altri.-E a cosa rinunceremo, fratelli miei?-, chiese Janus, -Volteremmo le spalle agli déi, reietti tanto qui in questo mondo di lacrime e sangue come dinnanzi a loro nel giudizio che segue la fine della vita. Saremmo traditori e nemici di noi stessi!-.-Questo non puoi saperlo, Janus.-, disse Tia, -Come puoi tu, o uomo, conoscere la volontà del Cielo?-, chiese.-Sicuramente vero, Tia dell’Isola di Gunkal.-, a Cassius non sfuggì quel titolo. Era preoccupante.“Che abbia capito qualcosa? Ha parlato con Brutus?”, la domanda divenne un tarlo.-Invero, io non conosco la volontà degli déi, ma so che un uomo deve vivere al suo meglio e sino in fondo, cercando di assicurare il futuro ai suoi discendenti.-, disse, -Se ci sistemassimo su una di queste isola… cosa saremmo? Cosa se non una delle tante comunità. No, non é questo che volete, fratelli e sorelle! Non é questo a cui ambite!-, il suo tono salì appena di voce.-Non volete esser preda di razzie o vedere la nostra gente morire per il capriccio del fato o dispersa dai predoni e dalle malattie. Siamo Licanei e guerriere del Kelreas. Siamo molto di più di questo.-.Calò un silenzio, un velo. E la terra stessa parve smettere di respirare o di girare sul suo asse.-Noi siamo gli eredi di quella perla che fu Licanes! Siamo la nuova schiatta del Kelreas! ...
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