Il compagno di stanza esibizionista - parte 1
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: The_southparker, Fonte: Annunci69
... venire con lui, ed accettai. Era un chiacchierone, il classico ragazzo che stringe amicizia facilmente.
Durante la cena parlò quasi solo lui. Io di solito sono un tipo introverso, e preferisco ascoltare gli altri invece di parlare. Pensai che forse averlo come compagno di stanza sarebbe stato piacevole, e poi magari ci saremmo potuti aiutare a vicenda, visto che avremmo frequentato lo stesso corso di laurea.
Pensai che forse, se fossi stato fortunato, lo avrei rivisto nudo. Di certo non avrei potuto lontanamente immaginare che, nel momento stesso in cui abbiamo varcato la porta della nostra camera, si sarebbe nuovamente denudato.
Credo che notò uno sguardo interrogativo sul mio viso, perché si sentì in dovere di giustificarsi: “Mi piace essere nudo. Quando sono in camera mia, sono sempre nudo. Spero che per te non sia problema…”. Mi colse alla sprovvista. “No, per me va bene, è solo… insolito”, gli risposi. Gli avevo appena dato il mio benestare: da quel momento in poi, non appena rientrato in camera, si sarebbe spogliato, rimanendo sempre completamente nudo.
La nostra stanza si trovava all’inizio del corridoio ed era sprovvista di bagno, come tutte le altre camere del resto. C’erano però i bagni in comune: quelli maschili si trovavano alla fine del corridoio, lontano dalla stanza. Dopo cena Ivan decise di farsi una doccia. Prese quindi il doccia schiuma, la spugna, afferrò l’accappatoio ed uscì in corridoio, mettendo l’accappatoio sulla spalla. Immaginai la scena ...
... di lui che cammina nel corridoio con il cazzo penzolante, ed il mio pisello si svegliò.
Mentre era via a farsi la doccia, diedi un’occhiata veloce al suo armadio, che aveva lasciato aperto. Aveva pochissimi vestiti: magliette, pantaloni, bermuda, un paio di camicie, calze. Ma niente intimo. Iniziai a pensare che il ragazzo fosse un esibizionista. E il mio uccello di tutta risposta iniziò a gonfiarsi.
Mi allontanai dall’armadio e cercai di rilassarmi, cercando di togliermi dalla testa l’immagine di Ivan e delle sue parti intime. Quando rientrò in camera, ero a pancia in giù sul letto, cercando di nascondere la mia erezione. Chiacchierammo molto quella sera, fino a quasi le due di notte, finché lui a un certo punto non decise di stendersi sul letto e darmi la buonanotte.
Ovviamente era ancora nudo. Mi spogliai, rimanendo in mutande, e mi misi sotto le coperte. Cercai di dormire, ma non riuscivo a togliermi dalla mente l’immagine di Ivan nudo, con il pisello al vento. Ogni tanto mi svegliavo la notte e alzavo la testa per controllare se fosse davvero ancora nudo.
Ma dopo un paio di giorni di convivenza, ormai per me era la normalità. Si vestiva solo per andare a lezione, per andare a mensa, in generale ogni volta che usciva fuori dalla stanza, altrimenti era nudo. Era piacevole vedere un ragazzo nudo tutti i giorni, però c’erano anche dei lati negativi. Conoscevo ormai a memoria il suo uccello, lo sognavo anche la notte. Spesso il mio pisello si intostava quando ero ...