Il compagno di stanza esibizionista - parte 1
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: The_southparker, Fonte: Annunci69
[Questa é la prima parte di un racconto erotico che parla di esibizionismo. Non sono descritti dei rapporti sessuali. Se vi piace il genere, leggetelo pure! :)]
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Il primo incontro con Ivan mi lasciò di stucco. Il giorno in cui andai a vivere nel dormitorio universitario aprii la porta della mia stanza e trovai lui completamente nudo, in piedi, che sistemava la sua roba. Pensai che forse avesse appena finito di farsi la doccia. “Ciao… Scusa, non sapevo ti stessi cambiando”, gli dissi. “Tranquillo non mi stavo cambiando, stavo solo mettendo a posto la mia roba. Ho preso questa scrivania e questo letto, va bene?”, rispose, indicando il letto a destra.
Disfaceva le valigie nudo? “Sì sì, va bene… io sono Umberto, Umberto Gallo”, aggiunsi, allungando la mano. La afferrò saldamente: “Ivan Vitale”. Aveva più o meno della mia stessa altezza, circa 1,80 m, un fisico tonico e snello, e capelli e occhi castani.
Aveva i pettorali ricoperti di peli e una scia di pelo partiva dall'ombelico e scendeva fino al pube incorniciando il suo uccello, che pendeva floscio, e un paio di palle belle grosse. Anche le sue gambe e le sue braccia erano ricoperte da uno strato di peli castani, ma molto sottili.
Raccolsi tutte queste informazioni in una manciata di secondi. Lasciò la mia mano e mi chiese: “Che studi?”. Mi voltò le spalle e vidi la sua schiena muscolosa e il sedere. Ecco, anche i glutei erano ricoperti da una peluria leggera.
“Informatica. Tu?”, gli ...
... risposi, cercando di non pensare al fatto che un estraneo fosse completamente nudo davanti a me. “Anche io Informatica… Forse è per questo che ci hanno messo in una stanza insieme”.
Lui era tranquillo, sembrava a suo agio. “Credo di sì”, gli risposi, cercando di celare l’imbarazzo. Ivan continuò a parlare come se niente fosse, raccontandomi del suo liceo, della sua città. Nel frattempo metteva via le sue cose, sistemava il computer, preparava il letto.
Iniziai anche io a sistemare la mia roba. Cercai di rilassarmi, ma non ero mica abituato ad avere un ragazzo nudo accanto a me. Mi è successo di vedere dei ragazzi nudi negli spogliatoi, ma solo di sfuggita. Se ero bravo, riuscivo a sbirciare di nascosto i loro uccelli mentre si cambiavano.
Ma adesso non era la stessa cosa. Ivan non sembrava affatto a disagio a stare nudo di fronte a me. Il suo uccello era lì, in bella vista. Improvvisamente pensai a quante volte avevo sperato di vedere uno dei ragazzi nello spogliatoio con il pisello duro. Non era mai successo, ma il pensiero un po’ mi eccitava. Per me erano solo fantasie ed io mi consideravo etero.
Avevo anche avuto esperienze con delle ragazze. Una ragazza, in realtà: avevo fatto sesso con Alessandra solo due volte al liceo, però non mi era mai pesato. Lei era carina e mi divertivo a passare del tempo insieme a lei, prima di lasciarci.
Tornando ad Ivan, infilò una maglietta e un paio di pantaloncini (senza intimo) ed uscì per andare a mensa. Mi chiese se volessi ...