1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 11


    Data: 14/05/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... lasciando intravvedere quello che immaginai fosse un body di pizzo nero, delle calze nere a rete con un motivo floreale facevano risaltare le lunghe e tornite gambe ed un paio di sandali aperti rossi legati sulla caviglia la rendevano un sogno, i capelli sciolti sulle spalle incorniciavano il suo magnifico viso sorridente, i suoi occhi erano brillanti come due fanali nella notte, restai alcuni secondi in silenzio ammirandola inebetito, poi sospirai e dissi: – “Io non so più cosa dire Simona, sei semplicemente una dea scesa in terra, dammi un pizzicotto ti prego, anzi no perché ho paura di svegliarmi…” – sorrise, si mise la mano davanti alla bocca quasi intimidita e rispose: – “Che adulatore che sei, mi farai arrossire così, ma cosa fai entri o rimani li tutta la sera?”. Entrai nella stanza e notai che il tavolino ed il divano erano spariti, aveva fatto preparare un tavolo rotondo nel salottino, tutto apparecchiato a puntino con un candelabro al centro e due candele accese, mi guardò soddisfatta e disse: – “Allora che ne dici, ti piace come ho fatto sistemare la nostra stanza?”; – “Certo certo, mi piace tutto quello che fai…” – la abbracciai stretta e la baciai dolcemente, contraccambiò abbraccio e bacio, le nostre lingue iniziarono a contorcersi una all’altra, avevo il cazzo che stava letteralmente scoppiando, la volevo subito, adesso, tutta per me. Si allontanò cercando di divincolarsi e sorridente disse: – “Aspetta tesoro, abbiamo tutto il tempo per noi, non avere fretta ...
    ... di consumare il pasto, altrimenti potresti fare indigestione…”; – “Non potrei mai averne basta di te Simona, sei costantemente nei miei pensieri, il solo immaginarti mi fa impazzire, ti voglio…”; – “Dai, prima ceniamo no, stanno aspettando dalla cucina un mio cenno per servirci, avrai il tuo dessert non ti preoccupare…”; – “Scusa ma quando ti vedo perdo la testa, dovresti comprendermi, ma ti rendi conto quanto sei figa?” – prese il mio viso tra le mani, mi baciò teneramente e disse: – “Ma quanto sei dolce Gianluca, sei irresistibile lo sai? Anch’io non posso fare a meno di pensarti e vorrei stare sempre con te, sentire il calore del tuo corpo sul mio, vorrei le tue labbra che mi baciano ovunque in ogni momento della giornata. Ti rendi conto che non sono mai stata con nessuno senza Paolo presente, puoi considerare questa serata come la prima volta che gli metto le corna.”; – “Sinceramente a me fa solo piacere che Paolo non ci sia, senza di lui ti sento ancora più mia.”; Ci baciammo nuovamente a lungo, sentivo lo stomaco contorcersi e non solo per l’eccitazione, credo che quello fosse amore o perlomeno ciò che più vicino ci potesse essere, la mia bocca avrebbe avuto voglia di dirlo a gran voce – “Simona ti amo!!!” – però dovevo mordermi la lingua. Mi invitò a sedermi a tavola, andai prima a lavarmi le mani, mi seguì e ci schizzammo acqua addosso: – “Dai mi bagni tutta così.”; – “Lo sai che mi piace schizzarti…”; – “Stupido!!!” – ci baciammo di nuovo, con il culo appoggiato sul ...
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