Venerdì
Data: 13/05/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Incesti
Autore: Mima, Fonte: RaccontiMilu
... Lui la guardò con tenerezza “dai ti offro comunque una cena” Scoppiarono a ridere entrambi e si stesero sul letto, stanchi e appagati. Il vento soffiava forte quel venerdì mattina mentre Anna aspettava il suo uomo vicino alla stazione dei treni. I suoi capelli danzavano nell’aria, bloccati soltanto da un colbacco azzurro che Anna teneva fermo con una mano. Era immersa nei suoi pensieri, li vicino c’era il bar dove aveva incontrato per la prima volta il suo amante e la mente si era riempita di ricordi dolci ed erotici.
Lavorava in quel bar da pochi mesi cercando di mantenersi da sola per non dover dipendere dai suoi genitori e riuscire a pagarsi gli studi all’università autonomamente e quel lavoro era stato la sua salvezza, il modo migliore per uscire dalla sua casa paterna e scoprire il mondo da sola. Di solito aveva il turno la mattina, cosi da poter avere il resto della giornata libero, ma quel venerdì il capo l’aveva richiamata anche la sera in quanto la sua collega si era infortunata e non c’era nessun altro a poterla sostituire. Anna odiava lavorare la sera, era pieno di uomini che la guardavano con occhi pieni di desiderio e che non avevano nessun ritegno nel fare commenti ad alta voce sulla sua bella figura. La sua espressione ingenua e fanciullesca poi, alimentava le loro fantasie e la rendevano irresistibile agli occhi di quelle menti perverse. Andò quindi di malavoglia, vestendosi nel modo più sciatto possibile e sperò che quelle ore passassero presto. Gran ...
... parte della serata filò in modo liscio, non c’era quasi nessuno quel giorno e Anna si sentiva a suo agio dal momento che tutti gli occhi erano puntati verso la seconda cameriera, vestita in modo succinto e con un fare provocante che le veniva naturale. D’un tratto però entrò un gruppo di uomini nel bar, visibilmente già ubriachi, che rovinò l’atmosfera di calma che si era creata nel piccolo locale. Furono catturati anche loro dalla sensualità della seconda cameriera ma uno di loro vide in Anna una preda più facile e così si avviò verso di lei pregustando già il corpo della ragazza. Anna intuì il pericolo e fece per andarsene ma l’uomo fu più lesto e iniziò cosi ad importunare la povera ragazza. “Ehy, quando stacchi bellezza?” “Non sono affari suoi, mi dispiace” “Ma come osi rivolgerti così a me, lo sai che sono un cliente?” Così dicendo le prese la mano e cercò di avvicinare le sue labbra a quelle di lei che opponeva quanta più resistenza poteva ma poco prima di arrivarci qualcosa lo trascinò indietro e si ritrovò a terra in meno di qualche secondo. Anna inquadrò l’uomo che l’aveva protetta: doveva avere solo qualche anno in più di lei, aveva degli occhi verdi che emanavano calma, un sorriso storto disegnato sulle labbra, i capelli pettinati perfettamente ed un portamento da uomo sicuro di sé. “Scusalo, di solito non é così, ma sai, oggi ha ricevuto una promozione ed é completamente brillo” disse l’uomo guardando Anna con il suo sorriso particolare. “No..si figuri..” balbettò lei ...