1. Eravamo 4 amici al bar/ 2 - laura


    Data: 12/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... natica sinistra e portai la candela alla fessura del culo. Ebbe una piccola reazione di insofferenza. Poggiai al buco del culo la candela dalla parte della base tondeggiante. Ebbe un attimo di trepidazione. Spinsi la candela ruotandola leggermente per facilitare l’accesso. Lei dapprima strinse le natiche, poi le allargò il più possibile per facilitare la sodomia.
    
    La spinsi dentro con immenso piacere sino a fine corsa. Quando la candela si arrestò, lei tirò indietro la testa e alzò un piede. Forse dal piacere, forse dall’opposto. Sistemai con le dita il cero in modo che l’ano non subisse disturbi e la lasciai lì per un attimo.
    
    Mi allontanai per guardare la scena. Era un capolavoro. Mi avvicinai a lei con cazzo per farglielo sentire. Fremette e attese.
    
    Presi un fiammifero e le accesi lo stoppino della candela liturgica che alloggiava nel suo retto. La fiamma prese subito vigore. Mi alzai e guardai nuovamente il tutto. Perfetto.
    
    Muovendola con attenzione, la feci alzare e la portai in piedi dove stava prima. Ora era un carciofo flambante, come lo chiamavamo ai tempi dell’università. Lei sicuramente sentiva il calore della fiammella, mentre la cera cadeva in terra senza far danni.
    
    Presi nuovamente i miei due gatti a nove code e mi portai davanti a lei per mostrarglieli. Lei sgranò gli occhi, quindi le diedi due passate sulla figa. Sobbalzò di involontario piacere, tirò la testa indietro e mosse le gambe in maniera oscena. Nessuno l’aveva mai vista così. Le diedi ...
    ... altri due colpetti orientativi, quindi mi spostai dietro. Guardai la fiammella e poi diedi due colpacci con i gatti a nove code. Lei scattò ancora sconciamente e mi dispiacque non poter stare davanti a guardarla mentre saltellava senza più proteggersi dai miei occhi le intimità profanate.
    
    Però la fiammella era rimasta accesa e allora le diedi altri due bei colpacci. Stesso risultato fantastico, con la fiammella che restava spudoratamente accesa. Sembrava che lo facesse apposta per farmi divertire. E continuai a frustarla così, anche dopo che la fiammella se ne fu andata.
    
    Lei continuò a dimenarsi anche dopo, quando non la frustavo più, masturbandosi con il cero nel retto.
    
    Gettai i gatti a nove code e la riportai al letto. La feci salire e poi salii anch’io sul letto. Lei era sempre a carciofo, candelato ma spento. Il suo culo aristocratico era stato violato dal mio cero. Ora potevo montarla. Mi sdraiai sopra, aiutai l’uccello a trovare la strada maestra, dopodiché la penetrai di brutto da dietro, finché il suo cero non appoggiò al mio basso ventre. Sobbalzò per la doppia penetrazione, non faceva spesso neanche la monta singola... Gridò attraverso il bavaglio mentre la montavo davanti col cazzo e dietro con la candela. Le stavo sopra e sentii le braccia legate dietro la schiena sotto il vestito che si agitavano come se volesse prendermi in mano l’uccello... O impedirmi di chiavarla.
    
    Iniziò a sbattere il bacino e venne in brevissimo tempo, facendo venire copiosamente ...