1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (16)


    Data: 12/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... e ripresi la mia discesa su quel palo.
    
    Sentivo lo sfintere allargarsi, lo sentivo entrare, anche se ero lubrificata e il fallo di legno era bagnato dalla mia saliva, il dolore iniziò a farsi sentire. Mi fermai e mi risollevai fino a quasi farlo uscire, alzai lo sguardo e incrociai quello di Gaston che mi guardava.
    
    “Allora? – disse con lo stesso tono di prima – cosa stai aspettando?”
    
    Chiusi ancora gli occhi e ripresi la mia discesa, lo sfintere si allargò con più facilità e il fallo iniziò a penetrare lentamente. Mi fermai un attimo quando sentii che il glande era entrato del tutto, mordendomi il labbro inferiore quasi per lenire il dolore che provavo, ma il dolore fu presto sostituito dal piacere. Così ripresi ad abbassarmi con minor lentezza sentendo quel fallo che si faceva strada al mio interno, con decisione e senza sosta. Mi fermai quando credetti che aveva raggiunto il limite di penetrazione e strinsi anche lo sfintere per sentire la potenza di quel fallo che, se prima mi faceva paura, ora era diventato anche lui un padrone da adorare con devozione.
    
    Così, presa, anzi completamente catturata da quell’insano piacere, mi sollevai lasciando che si sfilasse per diversi centimetri per poi ridiscendere con più decisione. Ripetei questa pratica per altre volte, fino a quando, scendendo, non lo sentii completamente dentro di me e mi appoggiai alle gambe della statua.
    
    Così, seduta e impalata su una statua di legno, rimasi ferma aspettando le decisioni del mio ...
    ... padrone.
    
    RODOLFO
    
    Mia si lasciò scivolare all’indietro piegando le gambe. Il sesso del satiro si appoggiò sul buchetto lubrificato. La vidi mordersi le labbra e lasciarsi lentamente scivolare su quella scultura. Il mio sguardo e quello di tutti erano protesi su quanto stava succedendo. Mia, ma quella che vedevo impalarsi era davvero Mia o semplicemente EV625, emise un gemito sospiroso e vedemmo il glande penetrarla. I suoi movimenti lenti sembravano indirizzare correttamente quella penetrazione.
    
    Lei sembrava estraniarsi e mi accorsi che il sesso della scultura si era quasi completamente affondato nelle sue visceri. Gaston prese il guinzaglio fissandolo ad un gancio ai piedi della scultura facendo in modo che la testa di Mia fosse spinta in avanti. Sembrava un’unica e volgare scultura con Mia senza più nessuna possibilità di liberarsi
    
    La vedevo muoversi ormai solo per trovare il massimo del piacere.
    
    I flash dei telefonini si sprecarono e pensai con terrore che quell’immagine così laida sarebbe stata vista da chissà quante altre persone.
    
    “Allora, le vostre offerte per questa cagna in calore?” Chiese Gaston.
    
    Mia sembrava scossa da brividi intensi, teneva gli occhi chiusi, il respiro era affannoso.
    
    Ero annichilito nel vederla lasciarsi trascinare in quel degrado oltre la più perversa fantasia.
    
    “Nessun pudore nei riguardi di una signora per bene che gode nell’essere umiliata e profanata da sconosciuti, ma dobbiamo arrivare al dunque e trovare il suo nuovo ...
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