Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (16)
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... proprietà che ho volontariamente firmato.”
Solo allora mi accorsi che anche quella mia dichiarazione veniva filmata.
“Siediti sul satiro.”
Mi disse Gaston prendendomi per un braccio spingendomi verso quella scultura. Un applauso scatenato salì dal pubblico, ma solo per un attimo, si interruppe quando spaventata iniziai a fare qualche passettino indietro. La scultura era fatta in modo che le sue gambe incrociate formassero una sorta di piano d’appoggio, un sedile concavo da dove dalla parte posteriore si innalzava un membro imponente.
Il comando di Gaston fu categorico.
“Ora voglio che tu gli offra il tuo culo.”
Mi lasciai aiutare da Cosimo ad a prendere posizione. Le braccia del satiro mi avvolgevano e le mani si schiacciavano sulle mie tette. Mi sentivo posseduta da quell’essere inanimato. Dalla vergogna non avevo neppure il coraggio di alzare gli occhi verso il pubblico. Nel silenzio assoluto della sala iniziai a chinarmi, cercando, con le mani ammanettate dietro la schiena, quel fallo di legno per posizionarmi nella giusta direzione. Sentii il legno appoggiarsi alla mia pelle e le mani di Cosimo appropriarsi dei miei glutei.
“Allora signora professoressa sei pronta per varcare l’ultimo passo della tua depravazione?”
Scossi solo il capo per assentire.
“Pronta per la tua totale sottomissione e diventare definitivamente la schiava e la puttana di uno sconosciuto?”
Non sapevo più cosa rispondere, avevo paura e vergogna e l’eccitazione che mi stava ...
... prendendo completamente contrastava in maniera decisamente assurda a quello che mi stava capitando. Le parole che uscirono dalle mie labbra erano ormai frutto di una volontà ormai decisamente abbandonata.
“Quello che volete padrone.”
“EV625 è la mia schiava – disse Cosimo rivolgendosi al pubblico – e la vendo al miglior offerente.”
Non realizzai neppure perché sentii le sue mani muovermi i fianchi fino a quando no lo sentii spingermi il bacino verso quel fallo su cui mi stavo lentamente sedendo.
Tremavo dalla paura che quella penetrazione potesse non solo dilatarmi all’inverosimile, ma potesse anche lacerarmi, così come poteva succedere anche per la sua lunghezza.
Mi fermai un attimo quando sentii che quella grossa punta mi toccava il solco dei glutei, ma fu solo un attimo, perché le mani di Cosimo mi dettero una spinta, piccola ma decisa, e iniziai a scendere verso quel glande cercando di appoggiarlo al mio ano. Lo feci piano, lentamente, la paura del dolore mi rallentava i movimenti, ma, allo stesso momento, quel senso di insano desiderio e quell’impulso incontrollabile che fino ad allora era appena latente mi stava prendendo sempre di più, così, quando lo sentii sull’ano, non mi fermai e mi abbassai ancora di più verso di lui, ma solo di pochi millimetri.
Sentii il cuore battermi forte, il mio respiro farsi sempre più affannoso. Immaginai addirittura che tutti potessero sentire il rumore del mio cuore che batteva all’impazzata. Chiusi un attimo gli occhi ...