1. I pantaloncini


    Data: 05/05/2021, Categorie: Lesbo Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    ... occhi e mi chiese se mi andava di andare in un posto meno affollato, io ero con le mie cose in mano, e dissi di sì, certo che sì, io e te sole sì.
    
    A dire il vero dissi solo sì, ma la mia testa era leggera e non so esattamente cosa pensai, uscimmo sulla strada e lei l'attraversò dirigendosi verso una grossa auto, che mi spiegò in seguito essere di suo marito; le dissi che avevo visto la sua bici, ma lei oggi non era in bici, be forse era uguale alla sua, ce ne sono molte di quel modello infondo.
    
    Con l'auto andammo verso Lignano Pineta, un tragitto breve, io la guardavo, sandali ai piedi, i miei pantaloncini che come il giorno prima quando li avevamo indossati senza nulla sotto le modellavano le labbra della vagina, e il reggiseno di un costume, nero con le coppe a fascia intrecciata sul davanti, senza spalline, che coprivano ma non sorreggevano quel seno che le ricadeva pesantemente in avanti, capelli con le meches ariosi, occhiali da sole e un leggero rossetto rosa sulle labbra.
    
    Io ero sua figlia, mi resi conto che potevo esserlo per differenza d'età, ma ero vestita come lei, be quasi, i pantaloncini c'erano, li avevo un po' arrotolati come il giorno prima e si vedeva il tanga rosso sporgere, anche il reggiseno era rosso a triangolini, ma avevo legato anche la parte dietro il collo delle spalline dietro la schiena, così sembrava che anche il mio fosse a fascia, ovviamente non era così e mi sorreggeva il seno in modo molto relativo, decisi di lasciarlo così per fargli ...
    ... notare il mio seno, non avevo occhiali da sole in quel momento e i miei capelli denotavano un recente bagno nel mare.
    
    Andammo dentro la pineta con l'auto e ci fermammo in uno spiazzo, scendemmo dall'auto e presi solo gli asciugamani arrivammo fino in prossimità del mare dove ci distendemmo a prendere il sole.
    
    Fu Giulia a parlare, fino ad ora non avevo quasi aperto bocca, si era tolta il reggiseno a fascia e io ero assorta a guardarla girata su un lato; "Lucrezia tu cosa vuoi da me?" - "non lo so".
    
    "Giulia, tu mi piaci ma mi rendo conto di molte cose, non sei lesbica, abbiamo un'età per la quale potremmo essere madre e figlia e la tua auto denota sicuramente un altro stile di vita rispetto al mio, ma mi piaci, sei magnetica, ieri mi sono proprio divertita e quello che abbiamo fatto l'abbiamo fatto senza che apparentemente ci sia stato tra noi un qualsiasi tipo di accordo se non quello che hanno gli innamorati" - "insomma è innegabile che abbiamo feeling".
    
    "Anche tu mi piaci, non so perché ma mi piaci, mi piace il gioco che sto facendo con te, ci pensavo questa notte e ci pensavo questa mattina mentre venivo qui" - "Lucrezia io non sono lesbica, le donne non mi hanno mai attirato sessualmente e meno che meno una ragazza che come giustamente dici tu potrebbe essere mia figlia, ma mi piaci proprio per questo nostro gioco".
    
    "ieri è stato divertente ed eccitante e come vedi porto ancora i tui pantaloncini, tra l'altro senza null'altro sotto, mi eccita questo gioco e ...
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