I pantaloncini
Data: 05/05/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti
... seni pesanti e prosperosi per me erano come una calamita e li avrei volentieri scambiati con i miei.
Ci tuffammo schizzando l'acqua e ridendo, la sentii ridere per la prima volta ed era una risata simpatica non volgare, risi anche io e la guardavo, non so cosa mi prendeva, nemmeno la conoscevo, non sapevo chi era. A occhio potevamo quasi essere madre e figlia, ma insomma accantonai i pensieri, anzi al momento nemmeno pensavo risi e giocai con lei nell'acqua come da bambina a schizzarci.
Uscimmo dopo un bel po' esauste, lei si mise seduta sul suo asciugamano e io la imitai, mi disse di chiamarsi Giulia, io ricambiai dicendole che mi chiamavo Lucrezia, si tolse il reggiseno e si sdraiò a prendere il sole, io ero di nuovo ipnotizzata da quel seno pesante che ora ricadeva lateralmente; io ero di schiena per osservarla un po' di nascosto, fu allora che iniziò a parlare, mi disse che aveva quarantaquattro anni, complimenti pensai, avevo pure sbagliata la sua età, mi disse anche che era sposata ma che il marito non c'era perché aviere doveva stare in caserma e lei da sola a casa si annoiava, così veniva a prendere il sole a Lignano sperando in qualche compagnia per non annoiarsi troppo.
Così le chiesi a bruciapelo con la candida naturalezza di una ragazza di ventidue anni: "ma sei lesbica per caso?"
Mi guardò e scoppio a ridere, mi disse che no non aveva mai provato con una donna anche se le piacevano e che si era avvicinata a me solo perché in un qualche modo l'avevo ...
... attirata, ero magnetica; pensai, io magnetica, lei era magnetica.
Le chiesi scusa, poi lei rivolse a me la stessa domanda e io le dissi che mi consideravo bisessuale; avevo avuto molte storie con ragazzi ma che ora stavo con una ragazza e ci stavo bene, ma che non avevo ancora capito di che pasta ero fatta, insomma ci stavo bene ma non era amore secondo me.
Mi propose di prendere qualcosa al bar, mi alzai e mi infilai i pantaloncini di spugna sul costume ancora bagnato, lei si mise il reggiseno, prendemmo su la nostra roba e ci avviammo verso un bar sulla strada.
Durante il tragitto i miei pantaloncini di spugna assorbirono l'umidità del costume e si bagnarono, lei invece aveva un pareo e ovviamente questo non si bagnò, anzi se lo fece non lo notai.
Ridemmo molto della cosa, io le dissi che ero in bicicletta e mi piaceva stare sgambata, con il pareo avevo sempre paura che mi finisse sui raggi delle ruote e quindi i pantaloncini erano comodi, anche se avevano quell'inconveniente.
Ridemmo e ci guardammo negli occhi, poi lei con fare malizioso mi disse che ovviamente se avessi avuto un costume di ricambio non sarebbe successo, ovvio risposi io, ma anche se me lo fossi semplicemente tolto; le brillarono gli occhi, io capii e risi, andai in bagno e tolsi il sotto del costume, rimisi i pantaloncini che ora aderivano ancor meglio se possibile, quindi tornai da lei ridendo, appoggiai lo zaino aperto a terra con lo slip in bella vista, lei rise e mi disse che ero proprio ...