I pantaloncini
Data: 05/05/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti
... abbracciamo e sentii il suo seno sul mio.
Le sfiorai una guancia con una carezza e le chiesi scusa, poi mi staccai, presi la mia camicia dallo zaino e la indossai sopra il seno nudo, lei mi guarda ride e mi da un bacino sulle labbra, bacino salato che io assaporo con la lingua voluttuosa.
Respiro forte, ma non la tocco oltre, decido che è meglio così, le chiedo solo se la rivedrò e lei mi da il suo numero di cellulare.
Ci lasciamo così, l'ho rivista e siamo andate oltre.
La mattina dopo mi alzai dal letto assonnata, avevo dormito poco e male, un poco per colpa delle zanzare che non danno tregua, molto per il caldo appiccicoso, ma soprattutto perché non facevo altro che pensare a Giulia, la bella mamma che avevo conosciuto il giorno prima alla spiaggia e con cui avevo scambiato i pantaloncini.
Quei pantaloncini erano lì sulla sedia, li guardai e mi venne in mente il culo di Giulia che si alzava sulla sella della bicicletta mentre pedalava, li guardai ancora e mi toccai il seno; quindi sbuffando mi alzai dal letto e mi feci una doccia.
Avevo voglia di rivederla ma ero scettica sul fatto che l'avrei ritrovata, mi vestii per il mare come il giorno prima indossando i pantaloncini di Giulia, scesi per fare colazione e poi dopo i soliti saluti di circostanza con i miei inforcai la bici in direzione della stessa spiaggia del giorno prima.
Non c'era, guardai in ogni direzione, mi ero messa vicino al bordo verso il marciapiede proprio per avere una buona visuale e ...
... cercare di scorgerla mentre prendeva il sole o che so andava in bagno ma nulla, non la vedevo.
A mezzogiorno avevo fame ed ero annoiata, non presi la frutta che avevo portato con me ma andai sulla terrazza del bar della spiaggia, da lì potevo osservare meglio la spiaggia e un po' la strada, non demordevo nel mio intento, avevo deciso che se dovevo avere una delusione almeno dovevo anche aver fatto di tutto per cercarla.
Ero appoggiata alla balaustra, indossavo i pantaloncini rossi sul costume pure rosso, mi si sarebbe notata pensavo e bevevo un buon bicchiere di the freddo, guardavo verso la strada quando mi parve di vedere la sua bicicletta appoggiata al palo della fermata, cavoli sì poteva proprio essere la sua e mi si illuminò lo sguardo e il cuore, forse non tutto era perduto, bevvi d'un fiato e pagai all'istante, quindi scesi le scale a due a due cercando di non inciampare, arrivai sulla strada ma la bicicletta non c'era più. Delusione.
Andai nel negozio di articoli di mare per nascondere la delusione, guardai svogliata gli articoli e poi uscii.
"Ciao ma che ci fai qui?" era lei, cavoli era lei, feci un sorriso da bambina e dissi: "ti aspettavo".
Ci sorridemmo e andammo dentro sulla spiaggia passando per il bar, io non stavo più in me, sembravo una ragazzina alla prima cotta, forse lo ero, sicuramente mi ci comportavo.
In spiaggia vidi che aveva i miei pantaloncini, le stavano leggermente stretti e le modellavano le forme, ci guardammo un attimo negli ...