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05 – L’addestramento delle amazzoni (Parte 2)
Data: 14/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: ivofosco, Fonte: RaccontiMilu
... una volta che ne posso inculare una… – Non insistere, se proprio ti vuoi scopare un culo, ti concedo di incularti Fatima così le fai fare esperienza con i grossi calibri! A quelle parole Fatima corse via e Miguelito, dopo aver affondato la sua spada fino all’elsa nel sedere di Olga, facendola urlare dal dolore, usci dal culo correndo a spada tratta verso Fatima. – Vedi Bob – disse il conte – addestrare le amazzoni comporta una notevole perdita di tempo. Adesso dobbiamo provvedere con un nuovo tipo di soggiogatore. Due inservienti e un signore in camice bianco che aveva tutta l’aria di essere un medico, portarono un macchinario vicino al cilindro. – Cos’è dissi io? -Questo Bob è uno sfintoamperometro. Misura la corrente che possiamo far passare nel soggiogatore senza provocare danni alla conduzione cardiaca. La ragazza fu slegata e riposizionata a pancia sopra sempre tenuta ben ferma dalle cinghie. Le fu introdotta una pallina di gomma in bocca per impedire involontari morsi della lingua. Il dottore le applicò gli elettrodi nei punti di derivazione dell’elettrocardiogramma, un bracciale per la misurazione della pressione arteriosa e un saturimetro sul dito per il monitoraggio dell’ossigenazione del sangue. Poi prese un cilindro di metallo del diametro di tre centimetri per quindici di lunghezza, lo lubrificò con un gel speciale e lo inserì nel retto della ragazza, collegandolo con dei fili elettrici all’apparecchio. Eseguirono un controllo di base della pressione arteriosa, ...
... della saturazione sanguigna, della frequenza respiratoria e cardiaca e dell’ECG basale. Poi il dottore sterilmente inserì un catetere nella vescica di Olga collegandolo ad una sacca di raccolta. Il clistere le fu risparmiato per il fatto che le era stato somministrato da poco. Quando fu tutto pronto il dottore girò lentamente una manopola incominciando a dare corrente al fallo metallico. A mano a mano che la corrente aumentava di intensità la ragazza era preda di fascicolazioni e poi di vere e proprie contrazioni. Il dottore monitorando tutti i parametri manteneva costante la corrente e poi si fermava. La ragazza non potendo urlare per via della palla di gomma si agitava cercando di liberarsi dalle cinghie. Sudava freddo. Queste prove andarono avanti per un bel po’. L’ultima dovette essere interrotta immediatamente perché si stava alterando il tracciato ECG. La ragazza si era contratta tutta e un inserviente dovette bloccarle la testa sul cilindro. Aveva tutto il corpo sudato. Il dottore rilasciò i valori di corrente che potevano essere erogati dal soggiogatore senza provocare danni cardiaci e li consegnò al tecnico preposto per programmarlo. – Vedi Bob, quando si ha a che fare con questo tipo di ragazze il soggiogatore normale è inefficace. Dobbiamo inserirne uno che, al posto di dilatare, produca una scarica elettrica talmente forte da farla alzare immediatamente dalla sella. Adesso la ragazza sarà punita per averci fatto perdere tutto questo tempo! Una volta liberata dal ...