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05 – L’addestramento delle amazzoni (Parte 2)
Data: 14/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: ivofosco, Fonte: RaccontiMilu
Continuazione del racconto 04-L’addestramento delle amazzoni (Parte I) Rientrati nella sala vedemmo le tre verginelle impegnate a realizzare una lunga treccia con i loro capelli aiutate dalle ancelle. Il Conte mi presentò suo fratello che era il responsabile della scuderia e dell’allevamento dei cavalli da corsa. – Piacere di conoscerla Sir Robert, mio fratello mi ha parlato molto bene di lei! – Grazie Alfonso il piacere e mio, e la prego mi chiami pure Robert o Bob. – Perfetto – disse Alfonso – adesso io e José ti mostriamo i cilindri che abbiamo fatto realizzare per sodomizzare le ragazze in tutta comodità. Erano dei grossi cilindri in pelle simili ai sacchi dei pugili ma del diametro di circa un metro e lunghi due. Erano adagiati in orizzontale e su ognuno di essi erano fissate numerose cinghie di pelle con velcro. – Vedi Bob – disse José – la ragazza viene fatta stendere sul cilindro e il diametro è ideale per tenerle divaricate le cosce. Le cinghie vanno a bloccare le gambe e le braccia. Un’altra serve per bloccare la pancia ma, di solito, la slacciamo subito perché una volta infilzate ci piace tenerle per la treccia come se fossero cavalline, lasciandole libere di scalpitare. – Signori ho una richiesta da farvi – disse Alfonso – una delle tre verginelle è spagnola ed è quella che più di tutte sobilla il gruppo. Non le va mai bene niente e ha da ridire su tutto. I cuochi e le cameriere non la sopportano più e mi hanno chiesto di darle una lezione. Non vi dispiace se ...
... la svergino io? – Prego – risposi – per me non c’è problema. Al battito di mani del conte, subito tre ancelle si precipitarono a spogliarci e a preparare i nostri cazzi con le loro bocche. La spagnola avrebbe sofferto le pene dell’inferno perché Alfredo aveva un pene ancora più grosso di quello del fratello e soprattutto largo. Ero leggermente in imbarazzo, fra i tre ero quello con il cazzo più piccolo. Mentre ci godevamo il pompino le ragazze vennero poste sui cilindri e la spagnola a conferma delle parole di Alfredo non aveva nessuna intenzione di salirci. Aveva intuito che avremmo fatto la festa al suo culo e si agitava come un indemoniata. Compresi la praticità dei cilindri quando, a forza, la presero e la poggiarono sul cilindro. In un attimo era stata immobilizzata. Chiesi al conte se potevo sodomizzare la bionda promessa sposa e lui mi rispose che il futuro consorte non era un amante del secondo canale e aveva dato il permesso di incularla firmando la liberatoria. Mentre venivamo spompinati ciascuno si posizionò dietro al culo prescelto e cominciammo a ungere i buchini chiusi. – Bob mi dispiace della scelta che hai fatto perché ti voglio ricordare che non potrai riscaldare il tuo uccello nella fica della biondina in quanto come sai è off-limits. – Peccato – dissi io -. Un inserviente ci porto tre plug anali per allentare la tensione dello sfintere. Notai che su richiesta di Alfredo, quello per la spagnola era di calibro maggiore. Divaricai le chiappe della biondina e ...