1. Da compagno a cagnolino. Come Giulio impara ad amare la sottomissione a Max


    Data: 02/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: pillonzo, Fonte: RaccontiMilu

    ... Io ho provato un po’ a proporre le mie idee, vedendo però che venivano sempre bocciate, alla fine ho rinunciato e mi sono rassegnato ad adeguarmi alle Sue decisioni. Forse voi potete pensare che sono cose stupide, sì forse avete ragione. Che ti importa se andare a Milano a ballare o in una escursione in montagna, se hai accanto un figo della madonna come fidanzato? Sì avete ragione, mi sono fatto guidare anche io da questi pensieri. Detto volgarmente, ragionavo (e ragiono ancora) in base al prurito al buco del culo, invece che col cervello. Adattarsi, ubbidire, non è stato facile però, infatti dovete sapere che io, di testa sono parecchio ribelle e orgoglioso. Nonché ho tutte le mie routine, le mie abitudini, ho bisogno dei miei spazi e dei miei tempi e mi risulta quindi pesante adeguarmi. Accettare alcune cose stupide, come “non decidere cosa guardare alla tv”, essere rimproverato se lascio i calzini in giro. Sono piccole cose che un po’ mi mortificano. Nonostante questo mi adeguavo, lui mi ha fatto capire che, quelle erano le regole e se non mi andava bene “mi sbatteva fuori di casa”. Lo diceva col sorriso, e forse scherzava, ma non ne ero così sicuro…
    
    (continua)
    
    Era un pomeriggio di marzo, era già qualche mese che ci frequentavamo, ma io (Giulio) ero sempre emozionato come le prime volte. Io ero tutto affettuoso e innamorato e pensavo solo a lui, Max. A lui invece non piaceva parlare di sentimenti e quando si toccava quel tasto si infastidiva. “Ci conosciamo da ...
    ... poco” (5 mesi) mi diceva “Smetti di fare il mieloso”. Io lasciavo cadere la cosa, un po’ risentito, e passavo oltre. Comunque, era tutta una settimana che non ci si vedeva e non vedevo l’ora di passare il tempo con lui, solo io e lui, fuori e poi “a casa sua” -che significava nel suo letto a scopare di brutto. Il wurstel di Max che spara la maionese nel panino di Giulio.-
    
    Mi aveva dato appuntamento per fare una passeggiata in centro, solo io e lui, ed ero contento come una pasqua lgbt. La doccia fredda mi cade addosso quando arrivo lì, non siamo solo io e lui, ma ci sono tutti i suoi amici! Li aveva invitati e si era scordato di dirmelo. Riccardo, Andrea e Pablo, tutti e tre gay. Riccardo, il palestrato ingegnere, con cui era sempre insieme, pappa e ciccia, prev attivo. Andrea, la classica passiva acida, moderatamente carina, ma con fisico niente di speciale, che però copriva bene con vestiti ricercati. E Pablo il sudamericano, dichiarato attivo, ma di cui si sparlava che desse il culo di nascosto tramite un profilo anonimo su grindr. Tre nemici che mi tenevano lontano dal mio Max. Max quando era con loro mi ignorava, parlava di cose che io ignoravo, cose tra ingegneri, videogiochi, calcio. In più, con Riccardo mi aveva confessato che ci aveva già scopato tempo fa. Ed ero geloso. Per dirla tutta, secondo me si era fatto anche Pablo, forse anche Andrea, chi lo sa. In ogni caso in quel momento non li avrei voluti lì, a rubarmi la compagnia di Max, che già si era messo a ...
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