1. La bella e la bestia.


    Data: 20/04/2021, Categorie: Etero Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69

    ... avrebbe fatto capolino da dietro le cime della montagna incombente.
    
    La ragazza sollevò il capo ed aspirò profondamente l'aria tiepida della notte.
    
    Il profumo intenso e muschiato della foresta distante pochi passi le riempì le narici ed i polmoni, infondendole una stranissima calma. Aveva sempre amato quel odore ricco, ma mai come quella sera ne era tanto consapevole.
    
    Il tempo scorreva lentamente e la costrizione delle funi iniziava a diventare dolorosa. Leggeri crampi iniziavano a farle tremare le gambe, e le braccia tese sopra la testa le rendevano difficoltoso il respiro.
    
    Eppure era calma, perfettamente calma, come se al suo posto vi fosse un'altra donna, distante mille miglia da lei. Nemmeno l'idea dell'incubo che l'attendeva riusciva ad intaccare la pace che la stava pervadendo.
    
    Quando la luna sorse ed illuminò l'Altare lei quasi non se ne accorse, tanto era distante la sua mente. Le ci volle qualche minuto per notare la differenza di luminosità, quella pallida luce che trasformava ogni singola ombra in una pozza di buio profondo e stagliava netta ogni superficie che accarezzava.
    
    Tentò di scrutare nel folto della foresta ma li vi era solo l'oscurità da vedere, accompagnata dalle forme assurde che la mente creava per compensare l'assoluta mancanza di immagini.
    
    - Arriverà presto. - si disse in un basso mormorio, mentre un brivido le attraversava il corpo. L'aria fresca proveniente dalla foresta si insinuò sotto la leggera veste, sontuosamente ricamata, ...
    ... di cui l'avevano paludata, stuzzicando la pelle leggermente sudata.
    
    Miriam si lasciò sfuggire un leggero gridolino quando un alito di vento riuscì ad infilarsi nel suo colletto, sfiorandole con gentilezza i seni.
    
    Sorpresa, sentì i capezzoli inturgidirsi e la famigliare sensazione di calore nel centro della sua femminilità.
    
    Sbarrò gli occhi e si morse le labbra. Non era possibile! Stava per morire di una morte atroce ed il suo corpo e la sua mente reagivano alla carezza del vento con un'insana eccitazione.
    
    Miriam si morse nuovamente il labbro inferiore ed inspirò violentemente dal naso.
    
    Stava per esalare il respiro ma si immobilizzò, tutti i sensi improvvisamente all'erta.
    
    C'era un nuovo odore nell'aria, qualcosa di sconosciuto ed allo stesso tempo famigliare che le fece fremere le narici come ad un cane.
    
    Esalò lentamente l'aria trattenuta nei polmoni poi prese ad annusare con estrema attenzione.
    
    Non si stava sbagliando. Un nuovo odore le solleticava l'olfatto, un odore di selvatico, di foresta e di sangue. Per un istante ripensò al suo Guerriero, l'uomo che l'aveva privata della verginità che spettava alla Bestia. Ma l'odore che sentiva era molto più intenso ed allo stesso tempo più morbido.
    
    Un odore animale, caldo, e privo di quel sentore di morte che accompagnava il viandante.
    
    Eppure doveva venire per forza dall'essere che l'avrebbe privata della vita.
    
    - E giunto! - mormorò. Chiudendo con forza gli occhi per un istante.
    
    Quando li riaprì, ...
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