La bella e la bestia.
Data: 20/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69
... sguardo sul muso della belva, che la stava osservando con attenzione.
Miriam gli sorrise di rimando e rimase stupefatta quando le sottili labbra del mostro si ritrassero leggermente, scoprendo le zanne in quello che, per chiunque, sarebbe stato un pericoloso atteggiamento aggressivo ma che agli occhi della giovane sembrò in tutto e per tutto un tentativo di rispondere al sorriso.
Con delicatezza la belva la fece distendere sulle pellicce, ricoprendola con cura, poi fece per alzarsi.
La ragazza gli prese una mano e la trattenne tra le sue.
- Rimani qui, accanto a me. - Gli disse sommessamente, guardandolo negli occhi.
Il mostro uggiolò sommessamente, osservò il corpo disteso di Miriam, infine sollevò la pelliccia che la ricopriva e si distese accanto a lei.
La ragazza cinse il torace del mostro con un braccio, rannicchiandosi contro di lui, col volto placidamente appoggiato nell'incavo della sua spalla.
Un minuto più tardi dormiva, mentre l'essere la fissava alla luce sempre più fioca del fuoco morente.
Miriam si rigirò nel sonno, appoggiando una mano sul petto villoso della Bestia. Le dita affusolate della giovane si intrufolarono tra il pelo folto, raspando leggermente con le unghie. I polpastrelli entrarono in contatto con un capezzolo e ristettero a giocarci per qualche istante, mentre si risvegliava lentamente. La ragazza sospirò e rimase ad ascoltare il rombo profondo del respiro della belva ed il battere lento del suo cuore. Fuori dalla grotta, ...
... il leggero fruscio di un animale notturno ed il grido lontano di una civetta.
La ragazza fu improvvisamente sveglia: come era possibile che percepisse tanto chiaramente i rumori? Ad occhi chiusi, analizzò con cura quanto sentiva. Il leggero stormire delle foglie degli alberi, lo strisciare di piccoli animali nel sottobosco, il costante gorgoglio del ruscello nella radura. La sera prima il silenzio le era parso assoluto, ora invece percepiva nettamente mille piccoli suoni.
Miriam scostò la pelliccia che la ricopriva e si sollevò lentamente a sedere, gli occhi sbarrati nel buio, tendendo l'orecchio e chiedendosi stupita cosa le stesse accadendo. Improvvisamente si rese conto che l'antro le appariva alla vista debolmente illuminato da una debole luce rossastra. Sbatté rapidamente le palpebre, sempre più sorpresa. Pensò che forse la luce delle stelle e della luna piena riuscisse a filtrare attraverso lo stretto passaggio, e quando voltò la testa da quella parte si avvide che effettivamente un bagliore proveniva dall'esterno. Eppure c'era qualcosa che non andava, nel suo ragionamento. La luce della luna era bianca, i riverberi che percepiva rossi.
Si voltò verso il braciere, sorridendo a se stessa. Di certo erano le braci morenti a creare quell'effetto
Ma quando guardò tra le pietre, non scorse nessun tizzone rovente, solo un mucchietto di ceneri prive di calore.
Perplessa, Miriam abbassò lo sguardo sulla Bestia. Sorprendentemente il corpo massiccio e profondamente ...