La bella e la bestia.
Data: 20/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69
... singolo raggio di sole filtrato tra gli alberi, la Bestia la stava fissando appoggiata con una mano ad un albero, nell'atto di scavalcare un masso.
Nell'altra mano, stringeva un qualcosa di peloso, evidentemente un preda che aveva catturato.
I due si guardarono per un lunghissimo istante, poi la Bestia terminò il passo ed avanzò lenta ma decisa nella radura, diretta verso Miriam.
La ragazza non mosse un muscolo, indecisa sul da farsi e certa che un suo qualsiasi tentativo di fuga sarebbe stato vanificato immediatamente.
"Fuga?" pensò pigramente. "Perché mai dovrei fuggire?" si chiese, mentre la Bestia la raggiungeva. Se quel mostro non l'aveva uccisa la notte precedente, non l'avrebbe di certo fatto proprio quella mattina.
Infatti l'essere, con il suo aspetto mostruoso, raggiunta Miriam tese il braccio con cui reggeva l'animale che aveva catturato, un bel coniglio paffuto, e glielo porse quasi con gentilezza.
Lei fissò per un istante il piccolo corpo esanime, poi i suoi occhi risalirono lungo il braccio del mostro fino a raggiungerne la faccia e poi gli occhi. In essi non brillava più la luce rossastra e sinistra della sera prima, Miriam si avvide che pur se bestiali in essi vi era un'espressione di infinita tristezza.
La Bestia grugnì sommessamente, tornando a scuotere il coniglio all'indirizzo di Miriam, che allungò le mani ed accettò l'offerta. L'essere tornò a grugnire sommessamente e fece per voltarsi.
Rapidissima, Miriam le afferrò una mano e la ...
... trattenne nella sua.
L'essere fu scosso da un brivido profondo e per un attimo gli artigli saettarono al di fuori dalle dita, rientrandosi immediatamente, mentre la testa si girava di scatto ed un lampo feroce attraversava lo sguardo della belva.
- Grazie. - disse la ragazza, pur sapendo che ben difficilmente l'essere avrebbe potuto capire quanto lei stava dicendo. - Grazie per non avermi uccisa e grazie per questo. - ripeté la giovane, facendosi coraggio, indicando con un leggero cenno della testa il coniglio che stringeva in mano.
La Bestia la fissò per un istante poi lentamente ritrasse la mano e a testa china si avviò nella grotta.
Miriam rimase un attimo indecisa sul da farsi poi lo seguì.
Quando lo raggiunse, questi era accoccolato accanto ai resti del piccolo fuoco, intento a spezzare ramoscelli con le mani enormi, ammucchiandoli accuratamente a formare una piccola pira. Da sotto il giaciglio estrasse una pietra focaia ed un acciarino ed in men che non si dica un piccolo fuocherello scoppiettava allegro nella grotta, illuminandone i contorni.
La Bestia tese la mano verso il coniglio e Miriam si affretto a porgerglielo.
Gli artigli dell'essere saettarono alla luce delle fiamme e la bestiola fu sventrata con consumata perizia, poi scuoiata, infilzata rapidamente su un bastoncino ed infine posta sulla viva fiamma.
Qualche minuto più tardi, il profumo invitante del coniglio in cottura invadeva la grotta e solo in quel momento Miriam si rese conto di ...