La bella e la bestia.
Data: 20/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69
... aveva prestato soccorso?
Oppure avevano incrociato un guerriero, come il suo guerriero, disposto e capace di affrontare il mostro per liberarla?
Miriam sentì il cuore sobbalzarle nel petto ed una profonda sensazione di perdita e smarrimento pervaderla. Ristette un momento in cerca di una spiegazione a quella strana reazione, poi scostò di scatto le pelli e balzò in piedi, sgomenta. Era terrorizzata non dalla Bestia, ma dalla sua assenza.
Completamente nuda, avanzò lentamente verso l'entrata della grotta. Ne partiva uno stretto e corto tunnel che ben presto la condusse all'esterno, in una piccola radura aperta sul fianco della montagna.
Un sole mattutino fece capolino tra le fronde degli alberi. Miriam avanzò nella radura, calpestando a piedi nudi l'erba ancora coperta di rugiada. Poco distante, lungo la linea degli alberi, un ruscello gorgogliava tranquillo.
La giovane si guardò attorno. Era da sola.
D'istinto, si avvicinò all'acqua, godendo della piacevole sensazione dell'erba umida contro i piedi nudi.
Si inginocchiò su una pietra che sporgeva sul piccolo ruscello, poi affondò le mani nella fresca corrente, ritraendole piene d'acqua che portò alle labbra.
Bevve a sazietà poi, quasi senza rendersene conto, iniziò a lavarsi.
L'acqua era fredda e la fece rabbrividire ma Miriam continuò imperterrita le sue abluzioni, detergendosi con attenzione il corpo. Passò delicatamente le mani fra le gambe, leggermente preoccupata per le tracce di sangue che le ...
... macchiavano le cosce. Con grande attenzione premette sulla vagina, poi insinuò lentamente un dito all'interno del vestibolo in cerca di lesioni, ritraendole quasi subito, rassicurata dalla totale assenza di dolore. Se non fosse stato per il sangue e per la netta sensazione di aver avuto un rapporto sessuale, già sperimentata quella prima ed unica volta con il viandante, sarebbe stata dispostissima ad affermare di aver sognato tutto. Si bagnò leggermente i capelli e li pettinò alla meglio con le dita.
Poi, soddisfatta, si rialzò in piedi, stirando le membra ancora irrigidite dal sonno.
Infine si voltò ed osservò il fianco della montagna.
- Dei del cielo! - bisbigliò, sgranando gli occhi. Al di sopra dell'entrata della grotta si sollevavano i ruderi ancora poderosi di un antico castello. Tempo e vegetazione ne avevano fatto scempio, ma ancora si intuivano le mura fortificate, le merlature, i torrioni e i camminamenti di ronda. Quella che doveva essere stata la strada d'accesso principale, quasi completamente in rovina, tagliava diagonalmente l'intera facciata fino a raggiungere il cancello d'ingresso, ora schiantato, a metà altezza delle mura.
Dubitava che qualcuno sospettasse l'esistenza di una simile costruzione e si chiese chi mai l'avesse potuta edificare.
Ammirò ancora per qualche istante l'imponente castello in rovina e riportò lo sguardo alla radura.
Non appena si fu voltata, si immobilizzò immediatamente. Dal lato opposto della radura, illuminata da un ...