1. La bella e la bestia.


    Data: 20/04/2021, Categorie: Etero Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69

    ... quanta fame avesse.
    
    Mentre mangiava, Miriam si guardò attorno. Quella che all'inizio le era sembrata una grotta, alla luce delle fiamme si rivelava essere un'ampia stanza chiaramente scavata da mano umana. Sul fondo della stessa spiccava una stretta porta che, sebbene parzialmente marcita e sfatta, sembrava ancora estremamente robusta, rinforzata com'era da ampie strisce di metallo saldate assieme da grosse borchie.
    
    Masticando con gusto la tenera carne del coniglio, Miriam arrivò alla conclusione che molto probabilmente si trovavano in un accesso secondario al grande castello soprastante, eletto a dimora dalla Bestia. Il pensiero le ricordò improvvisamente l'essere mostruoso davanti al quale stava consumando il pasto e si affrettò a voltare la testa al suo indirizzo. La Bestia, che la stava fissando con attenzione e trasporto, distolse lo sguardo riportandolo sulle fiamme, ma non prima che Miriam potesse rendersi conto che erano i suoi seni che avevano fino a quell'istante accentrato l'attenzione del mostro.
    
    La ragazza abbassò lo sguardo: aveva completamente dimenticato di essere nuda e, seduta a gambe incrociate sul basso giaciglio di pelli, di esporre quindi allo sguardo indagatore della bestia il suo corpo e la sua femminilità.
    
    Allungò d'istinto una mano per coprirsi, poi si immobilizzò a mezz'aria.
    
    La bestia l'aveva già vista nuda, l'aveva già toccata, era stato dentro di lei ed aveva deposto il suo seme nel suo ventre. Il coprirsi dopo quanto era ...
    ... accaduto era a dir poco assurdo.
    
    Il pensiero ritornò immediatamente all'infinito piacere che la Bestia le aveva donato e la mano che era scattata a coprire la nudità dei seni improvvisamente corse a sfiorare un capezzolo, soffermandosi per un attimo a stuzzicarlo con la punta di un'unghia. Improvviso come il lampo, un brivido profondo pervase la giovane, che inghiottì con difficoltà il boccone, emettendo un lieve gemito.
    
    La bestia sollevò di scatto la testa con espressione incuriosita.
    
    Miriam fissò lo sguardo negli occhi dell'essere poi, come la sera prima, li abbassò lentamente lungo il corpo massiccio fino a raggiungerne l'inguine, incollandoli all'organo sessuale del mostro che, pendulo, giaceva abbandonato sui grossi testicoli tra le cosce muscolose
    
    Un nuovo brivido, ben più forte di prima, scosse le membra della ragazza, tanto da costringerla a gettare da un lato la coscia di coniglio per poter appoggiare una mano sul giaciglio alle sue spalle a mo' di sostegno.
    
    Il mostro si mosse leggermente ed il movimento fece ballonzolare leggermente i genitali della Bestia. Miriam, alla vista di quel organo ancora molle ma già enorme, inspirò bruscamente dalle narici e dalla bocca socchiusa, emettendo un sibilo. Senza poterselo impedire, Miriam allargò leggermente le gambe mentre la mano abbandonava il capezzolo per scendere rapida lungo il ventre piatto, fermandosi a coprire la vagina. Un dito si insinuò nel riccioluto pelo pubico a cercare il suo punto più ...
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