Il viaggio
Data: 16/04/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69
... quasi due caraffe di un vinello leggero e fresco, si sente il salmastro che inumidisce il vigneto,spremuto e concentrato nei retrogusti della bevanda. Satolle e quasi brille ci incamminiamo verso la nostra locanda. A metà strada c’è un piccolo spiazzo con alcune panchine, di fronte lo spettacolo del mare che brilla di mille lucine, una mezza luna si è affacciata sull’orizzonte verso est,facendo proiettare allo scoglio nero di Capo Corso che si erge in mezzo al mare, un ombra scura e minacciosa. Ci sediamo a rimirare lo spettacolo, e dopo qualche minuto di silenzio, Marisa mi dice che dobbiamo parlare di quello che ci è successo sul traghetto. Entrambe siamo turbate indecise se considerarlo come un attimo di follia momentaneo, condizionato dalla situazione, oppure se proprio per la prima volta, in una dimensione di libertà e ritrovato affiatamento non si sia svelato qualcosa che per molti anni è sempre rimasto sopito, accantonato dalla lontananza che ci hanno costretto le scelte della vita.
Cerchiamo di districarci tra questi sentimenti contrastanti e difficili da interpretare, ma poi la stessa situazione del traghetto si ripresenta, complice la luna e lo spettacolo del mare, le nostre bocche tornano a cercarsi, e sprofondiamo nuovamente in quella passione improvvisa e incontrollata.
Mi risveglio tutta sudata, la pelle mi brucia per il troppo sole.
Ci siamo addormentate sull’arenile, nei pressi del bagnasciuga, siamo entrambe nude, Marisa ancora dorme, con una guancia ...
... appoggiata sulla fine ghiaia nera, lasciandole mille piccole fossette sulla pelle arrossata. Mi avvicino e la bacio sull’altra guancia, lei apre gli occhi e mi sorride.
Facciamo un altro bagno?
Ci fiondiamo in acqua per smorzare la calura ed il bruciore della giornata di torrido sole. Nuotiamo per un po’, e quando siamo abbastanza lontane, restiamo a galla distese, sento una mano di Marisa che mi sfiora, ancora non riusciamo a trovare il coraggio di fare quello che potrebbe essere un passo definitivo, un punto di non ritorno che temiamo sconvolgerebbe le nostre vite.
La sera prima dopo la lunga sosta sulla panchina siamo tornate in camera, e con la scusa della frescura che entrava dalle finestre spalancate abbiamo dormito con io il pigiama, e Marisa con una vestaglietta da notte colorata. Dopo un leggero bacio della buonanotte io mi sono rigirata inquieta con mille pensieri, sentivo che anche lei non dormiva, ma nessuna delle due ha avuto il coraggio di tentare il primo approccio, allungare quella mano verso il richiamo della passione, sentire il contatto con la pelle, baciare e farsi baciare tra le cosce, perdersi nell’oblio, rischiare di innamorarsi perdutamente, ritrovarsi in un territorio nuovo e sconosciuto.
Quando torniamo sulla spiaggia appollaiati su due asciugamani, non lontani dalla nostra postazione ci sono due ragazzi, che mi sembra riconoscere nei due motociclisti del traghetto. Penso che ci abbiano riconosciute, probabilmente hanno pensato che siamo ...