1. Il viaggio


    Data: 16/04/2021, Categorie: Lesbo Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69

    ... saliva secca per la lunga esposizione al sole senza bere, con le nostre lingue a frugare e leccare denti e palato. Con le mani accarezzo la nuca di Marisa, sotto ai suoi capelli ricci, mentre lei mi tasta delicata i seni. Il tempo sembra fermarsi, non saprei dire quanto.
    
    Il traghetto trova il ridosso della costa Corsa, e improvviso il vento e il mare si placano. Alcune voci dei passeggeri che ritornano all’aperto ci riportano alla realtà e ci ricomponiamo. Forse un paio di ragazzi con le tute e i caschi da motociclista, ci hanno viste, sono arrivati silenziosi, e ora ci osservano con fare divertito e malizioso.
    
    Finalmente appare dietro ad un promontorio Bastia, e la nave rallentando entra nel porto, si accosta alla banchina, e mentre tutti scendono sotto coperta e risalgono sulle automobili, l’attracco viene effettuato, si riapre il grosso portellone, e tra l’odore dei gas di scarico e il rumore sordo delle lamiere sbattute dai copertoni delle auto, usciamo alla luce abbagliante del sole.
    
    Alla guida ora c’è Marisa, mentre io mi godo il paesaggio che si srotola sulla mia destra, con il mare e la costa che rapiscono tutta la mia attenzione. La Corsica nel tratto che da Bastia va a nord verso Macinaggio e Capo Corso, è molto simile al levante ligure. Ogni tanto la strada tortuosa scende sul lungomare, per attraversare piccoli villaggi con le barche da pesca colorate, in rimessa sui moli, o a dondolare in piccoli porticcioli dal riparo incerto.
    
    Dopo quel bacio ...
    ... siamo diventate silenziose, le uniche parole sono quelle che escono dagli altoparlanti della 2cv, la voce metallica del navigatore che indica a Marisa la direzione da mantenere per giungere alla nostra prima meta, un villaggio di pescatori proprio all’estremità nord, che si chiama Barcaggio.
    
    Abbiamo occupato la stanza che Marisa aveva prenotato, il gestore ci ha chiesto se il letto matrimoniale fosse un problema, ma entrambe lo volevamo bello grande e comodo. Ora una certa apprensione, ed un imbarazzo inaspettato, dopo quel bacio improvviso, si è intrufolato tra di noi. In una situazione normale avremmo fatto tutto di corsa, in allegria, probabilmente la doccia insieme, come un tempo, per poi truccarci e tra gli scherzi e le risate, correre fuori alla ricerca del primo ristorante di pesce, in cui placare la notevole fame. Invece facciamo i turni al bagno, timorose di mostrarci nude, ci siamo vestite in modo quasi castigato,sembriamo voler nascondere e trattenere quel qualcosa che sul traghetto ha fatto prendere alla vacanza una piega inaspettata. Ceniamo in una specie di ristorantino,che di giorno diventa il bar dove i bagnanti della vicina spiaggia,vanno a rifocillarsi per la calura. Alcune mucche gironzolano sull’arenile, lontano sull’orizzonte si vede la luce rossastra del sole che ormai tramontato, continua a illuminare mare e cielo. Il pesce è davvero fresco, cucinato alla brace, un misto di gamberi seppie e una palamita, una specie di tonnetto davvero saporito. Beviamo ...
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