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Il cuckold e la sposina
Data: 15/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... sposa si stava esibendo e quella prima notte di nozze forse sarebbe stata posseduta da altri uomini. Si allontanò alcuni metri dall’auto ed ecco che lei li scorse subito, ma non si scompose continuò a passeggiare piano ed elegantemente, sculettando con il vestito da sposa e mantenendosi molto radente al muretto. Quasi, se avessero voluto l’avrebbero potuta sfiorare con la mano. Dai frusci che sentivo si poteva immaginare che li dietro vi fossero alcune persone. Lei sicuramente capi che erano tutti li, forse immaginava anche che ero stato io ad organizzare quella serata. La mia Elena era pronta, ora non mi toccava altro che prenderla in braccio e portarla dove mi avevano indicato loro e rimanere in attesa; con la speranza che lei sarebbe stata davvero in grado di mantenere la promessa che mi aveva fatto prima del matrimonio.. Con il cuore in gola, scesi lentamente dall’auto e mi avvicinai a lei, ci gurdammo negli occhi, sapeva che ormai eravamo in un punto di non ritorno, non si potevano più avere ripensamenti, dovevamo stare al gioco . Forse anche a lei piaceva quella situazione. Mi avvicinai e subito mi mise le braccia al collo, voleva concludere, voleva che facessi quello che dovevo fare, prenderla in braccio e offrirla a quegli uomini che stavano sicuramente fremendo dietro quelle siepi. . La sollevai e mi indirizzai piano verso il boschetto, saltando un piccolo muretto. Sentivo dei passi vicino a me, ma non vedevo nessuno. Lei si mise con il viso sopra la mia spalla, ...
... nascosto, evidentemente si vergognava e non voleva vedere. Improvvisamente si accese una lucina, era una di quelle piccole pile che utilizzavano i guardoni per illuminare discretamente qualche parte del corpo di Elena quando la spogliavo nuda in auto. Quella luce illuminava una parte del boschetto, era indirizzata verso il basso, mi resi conto che quelle persone avevano organizzato l’incontro per bene. Avevano provveduto a sistemare nel mezzo di una piccola pianura una pesante e ampia coperta di colore rosso. Era lì che volevano la poggiassi, avevano preparato il talamo nuziale. Percorsi lentamente quella decina di metri e la poggiai al centro della grande coperta. Lei si lasciò andare lentamente e appena si accorse della coperta, fui sicuro dal suo sguardo che capi che quella notte non era stata portata li per caso, ma era stata preparata per lei. Capi che la stavano aspettando. Si sdraiò, non sembrava nervosa, si distese con le gambe chiuse e molto composta, aspettando cosa sarebbe accaduto. All’improvviso si accende una grande torcia al neon posta in alto, appesa ad un ramo di un albero, proprio sopra, al centro di dove era stata posta la grande coperta rossa. Lei era ancora sdraiata e bellissima, ora veniva illuminata da quella luce che diffondeva chiarori rosa sul vestito bianco da sposa. Quegli uomini erano in cinque, cosi come mi avevano detto. Tre li conoscevo già, gli altri due sembrano un po più grandi, infatti uno aveva la barba bianca incolta e sicuramente ...