1. Il cuckold e la sposina


    Data: 15/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... dimostrava più di sessant’anni e anche l’altro era molto maturo, panciuto ma con un viso da bonaccione. Elena sicuramente li intravedeva ma non riusciva a distinguerli bene in viso perché aveva quella luce sopra di lei che non le faceva vedere bene cosa succedeva attorno, nel buio del boschetto. Ecco che due le si avvicinano. Io mi misi un po' distante, seduto su un masso a circa cinque metri da dove si trovava sdraiata la mia sposa e mi ripromisi di non alzarmi più e di aspettare immobile cosa sarebbe successo da li a poco. Quello panciuto che incontrai la sera dell’appuntamento e l’altro più alto di circa quarant’anni si avvicinarono contemporaneamente a lei. Il primo si mise in ginocchio davanti a lei che adesso poteva vederlo chiaramente in viso. Prese la parte finale del vestito da sposa e lo sollevò lentamente verso l’alto scoprendole quelle splendide gambe perfettamente tornite e avvolte fino a metà coscia dalle calze in seta bianche, e lo tirò ancora più su facendo vedere a tutti i presenti il suo splendido corpo. Gli altri la guardarono senza dire una parola. Tutto si svolgeva con estrema calma.
    
    Mi accorsi che lei, nell’occasione si era depilata completamente , era una meraviglia. Non avevano fretta, forse sapevano che ormai era li pronta a tutto per loro. L’altro, quello sui quarant’anni, gli si pose alle spalle. La fece alzare e prese a scendere verso il basso la cerniera del vestito . I due contemporaneamente le sfilarono il vestito dalle gambe facendola ...
    ... rimanere con le calze autoreggenti e il reggiseno bianco. Il quarantenne, le slacciò poi lentamente anche il reggiseno, e apparvero due capezzoli così duri e turgidi da fare paura. Le sue tette sotto la luce del neon sembravano ancora più grosse e sode. Il quarantenne le mise le mani sulle spalle e la invitò a sdraiarsi nuovamente sulla coperta. Quante volte l’hanno vista in questo modo, nuda, pensai. Ma questa volta era li a portata di mano, pronta per essere toccata. Lei non diceva nulla, stava ferma con gli occhi socchiusi aspettando. Sembrava ipnotizzata da quella situazione. Uno degli uomini, quello che le aveva alzato il vestito, si alzò in piedi ed iniziò lentamente a sbottonarsi la camicia. Gli altri stavano attorno a lei, guardandola, senza fare null’altro. Evidentemente anche questo modo di fare era stato tra loro concordato. Il guardone faceva dei movimenti molto lenti, compassati, non aveva fretta, si sbottonò i pantaloni, sempre guardandola li fece scivolare per terra. Si sdraiò al suo fianco e infine si levò le mutande. Apparve, un arnese che non avevo nemmeno pensato che potesse esistere, grosso, nodoso, lungo, era enorme. Lei però non riusciva a vederlo, perché il neon sopra di lei le impediva di distinguere bene cosa accadeva. L’uomo si avvicinò ancora al suo corpo e iniziò a leccarle i capezzoli passando la lingua ora nell’uno ora nell’altro, lentamente; vedevo i capezzoli di lei diventare sempre più duri e turgidi. Contemporaneamente le mise la mano sopra la sua ...
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