1. Il cuckold e la sposina


    Data: 15/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... sposa chiavata da qualche grosso cazzo. Era trascorsa la mezzanotte da poco quando l’ultimo invitato usci dal ristorante e, guardando mia moglie, mi accorsi che anche lei aspettava questo momento, era il momento di aprire il mio regalo di nozze. Avevamo programmato di non salire su in camera ma di uscire con la macchina per alcune ore e farci un giro vestiti ancora con l’abito da cerimonia. Pertanto, presi l’auto e ci avviammo decisi presso il parcheggio. Lei era un po' nervosa e mi disse: "Amore non sarà pericoloso?, e non è che poi te ne penti?". Mi accorsi che la sua ansia non era dovuta alla pericolosità della situazione, perché anche lei sapeva che quelle persone l’avevano vista tante volte nuda e mai avevano provato ad avvicinarsi, a dimostrazione che non erano degli assatanati e maniaci, ma sapeva bene che quella sera quegli uomini non si sarebbero limitati a guardarla nuda; l’avrebbero anche toccata e poi chissà fino a che punto si sarebbero spinti. La sua preoccupazione piu' grande era quella di potermi perdere se l’avessi vista fare sesso con altri uomini. La rassicurai, era il mio desiderio più grande, e che niente e nessuno poteva interferire sul loro amore. Ma io questa notte la volevo vedere godere.
    
    Arrivammo nel parcheggio quasi all’una di notte. Lei era bellissima, vestita con l’abito bianco da sposa. Era perfettamente truccata e pettinata, non aveva il minimo segno della dura, anche se gioiosa, giornata appena trascorsa. Era bellissima, il vestito bianco ...
    ... le donava tantissimo, la faceva ancora più sensuale e ragazzina, quella sera non dimostrava più di venti anni. Mi misi proprio nel nostro solito posto, dove, ormai lo sapevo, i guardoni avevano predisposto le loro postazioni. Appena fermi, vidi in lei un po di rossore in viso. Era eccitata. Era da tanto tempo che voleva ritornare li. Era da tanto tempo che non facevamo l’amore. Quella sera avrebbe fatto qualcosa di diverso e lei lo sapeva benissimo. Si mise a guardare dietro il muretto ma non vide nessuno, forse pensava che non ci fossero guardoni a quell’ora o che avevano abbandonato la speranza di poterci rivedere dopo tanto tempo. Ma io sapevo che era una calma apparente, loro non se la sarebbero persa per tutto l’oro del mondo. Erano lì sicuramente nascosti dietro il muretto o all’interno del boschetto ad aspettarci, sicuri che quella notte avrei offerto loro la mia sposa. Senza lasciarselo dire, mi diede un bacio sulla guancia e, guardandomi, si alzò il vestito, scoprendo quelle meravigliose gambe, tornite ed abbronzate. Indossava, come immaginavo, delle calze autoreggenti, velate bianche che arrivavano un po sopra la metà della coscia, che alla sola vista, mi fece venire un desiderio irrefrenabile di prenderla li con violenza. Era bellissima e sensualissima. Si tolse le mutandine di raso bianco, poggiandole sul cruscotto dell’auto. Si ricompose, si guardò nello specchio, apri lo sportello e scese dall’auto.
    
    Appena scesa, fui colto da un senso di libido pauroso. La mia ...
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