1. Lo stipite del letto


    Data: 14/04/2021, Categorie: Etero Autore: RaccontiSparsi, Fonte: Annunci69

    ... Chiara!».
    
    Invece del caffè, essendo l'orario fuori luogo, Chiara, ordinò un cocktail e Giovanni decise di fare lo stesso.
    
    Sulle prime, il ragazzo, cercò di mantenere un certo distacco e le raccontò del perché fosse in “quella Città” e delle ricerche che stava svolgendo, ma la reazione affabile e interessata di Chiara all'argomento fecero sì che la sua tensione si sciogliesse in fretta.
    
    Quando Giovanni ebbe finito di spiegare le ragioni della sua presenza i bicchieri erano ormai vuoti.
    
    «Certo che fanno davvero un sacco di roba in questo bar» disse Giovanni guardando la carta.
    
    «Già! E anche a poco. Qui le cose non costano come in una grande città»
    
    Lui ci rifletté su, senza staccare gli occhi dal listino.
    
    Intanto passò il cameriere e Chiara ordinò un’altro cocktail. Giovanni alzò gli occhi di sopra al menù, se li avesse portati si sarebbe detto che la stava guardando da sopra gli occhiali, e gli tornò alla mente che anche quando stavano assieme tendesse a bere troppo e a reggere poco.
    
    Continuarono a raccontarsi dei vari eventi e momenti divertenti che erano avvenuti nell'ultimo anno, stando ben lontani da argomenti di natura sentimentale, sentendosi di nuovo a proprio agio, quasi dimentichi dei loro trascorsi.
    
    Finito il cocktail la ragazza ne ordinò un altro e Giovanni fece lo stesso.
    
    La chiacchierata andò avanti e Chiara era sempre più allegra, sia per la piacevole conversazione, ma soprattutto per l'alcool che cominciava a farle ...
    ... effetto.
    
    Giovanni pensava, anzi sperava, che la ragione per la quale stesse bevendo tanto fosse dovuta al fatto che si sentisse in colpa con lui e che per restare lì a parlargli avesse bisogno di un aiuto.
    
    «Comincia a far caldo, non trovi?» disse Chiara facendosi il gesto del ventaglio con la mano dopo aver vuotato anche il terzo bicchiere.
    
    “Con quello che ti sei bevuta a stomaco vuoto!”, «Sarà perché il locale comincia a riempirsi» rispose lui con nonchalance.
    
    «Mmh!» fece Chiara per tutta risposta e si sfilò la giacca porgendo il busto in avanti per sfilare le maniche e mostrando così che l'abito che indossava altro non era che un tubino nero aderente. L'attimo distrazione della ragazza intenta a sfilarsi la giacca, e appenderla alla spalliera, fecero accantonare per un attimo ogni pudore al ragazzo che sguinzagliò la sua morbosa attenzione sul vestitino che fasciava l'esuberante seno della sua ex mostrando i capezzoli in rilievo. Deglutì, «Meglio?».
    
    Chiara si voltò con un sorriso, «Ora sì!».
    
    Ora anche Giovanni aveva caldo.
    
    «Questo mi sembra buono! Ne vuoi uno anche tu?» disse Chiara scorrendo il dito sul menù poggiato sul tavolo.
    
    «No, penso che finirò quello che ho adesso… prima»
    
    Chiara chinò la testa sul tavolo con un leggero sussulto, ma abbastanza perché i capelli mori le cadessero in avanti coprendole il viso. Si scostò i capelli con una mano, ridendo tra se, e si lasciò cadere contro lo schienale. Si distese, e un piede andò a infilarsi tra le gambe del ...
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