1. Alessia, Elena... amore?


    Data: 13/04/2021, Categorie: Lesbo Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... ricambiò. Ero pancia in giù… con la mano penetrò la mia vagina, un movimento ad uncino strepitoso, la lingua si conficcò nel mio ano… rimasi scioccata e senza fiato da quello che provai… un dito, due, tre… ero persa, in balia di qualsiasi cosa volesse farmi. Quella notte urlai come mai prima d’ora… senza paura ma totalmente confusa… il mio corpo non rispondeva più a me.
    
    L’apice di tutto fu il veglione di Natale, quella sera nel mentire litigai con Giuseppe perché volevo stare con Elena, mai ebbi un comportamento simile, discoteca, ballare come pazze e poi a casa, ci stuzzicammo sulla via, dovetti fermarmi dietro al parco... a casa c’erano anche le ragazze ma non importava nulla... sul uscio della porta le sue mani accarezzarono le mie calze, io le strappai appena, volevo le sue dita dentro di me. In camera sua eravamo avvinghiate, tolti i vestiti, lei mi stupì, mi spaventò, mi piacque tanto che colavo umori densi e lucciconi.
    
    C’era quello scrittoio dove mi fece poggiare i gomiti, le mie gambe aperte e la sua lingua andava su e giù, tra ano e vagina, mi penetrava con le dita e si toccava, le piaceva ed io... trattenevo le urla, solo mugoli, dieci minuti ed ero un orgasmo dopo l’altro. Aveva trovato la combinazione per farmi godere fino a perdere la testa… divenni matta e le urlai stra un orgasmo e l’altro, le urlai di non fermarsi, di distruggermi fino a quando non caddi sulle ginocchia, non ne potevo più, il mio corpo era sfinito ma, io volevo… volevo ancora ...
    ... piacere. In quel momento qualcosa in me si accese. Mi alzai tremante, la spinsi più di una volta verso il letto, sorridevamo entrambe, lei sapeva che non mi avrebbe fermato. Le divaricai le gambe con aggressività, mi insinuai tra le sue grazie ed assaporai la sua bellissima vagina. Sentivo Elena con la vera voce del piacere… continuai ma non mi bastava…
    
    Misi il mio dito medio della mano destra sul sul ano, il pollice sul clitoride insieme alla lingua. Il suo ano non era dilatato come il mio eppure, con forza la penetrai, urlò… di piacere?
    
    Con questi tre gesti feci godere la mia amante… la quale schizzò nella mia bocca i suoi liquidi, uno schizzo dopo l’altro, un paio di getti veramente forti, mi bagnò persino i capelli. Lei forse era imbarazzata, per questo non mi faceva leccare la sua vagina ma io, con amore e la giusta prepotenza la feci schizzare. Aveva surclassato i miei orgasmi, lei fu meravigliosa, io sembravo uscita dalla doccia quasi. Non mi fermai, ero ossessionata, mi piaceva tanto.
    
    Avevamo goduto, eravamo stremate… immerse in un lago di piacere… l’odore di quella stanza era intenso di sesso e di felicità. Continuammo ancora per una buona mezz’ora, infine le forze ci abbandonarono. Entrambe avevamo dato il meglio di noi per dare piacere all’altra.
    
    In mattinata Elena mi disse ciò che sapevo fin dall'inizio. Non c’era futuro, però sarebbe stata una amica, la migliore. Come tale con un commosso abbraccio mi suggerì di non dire nulla a Giuseppe di tenere il ...
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