1. Alessia, Elena... amore?


    Data: 13/04/2021, Categorie: Lesbo Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... morbide ed avevano un lontano sapore di mandorla, distolsi la lingua dalla sua bocca per godere di quelle morbide labbra, le piacque tanto che ricambiò imitandomi, mi accorsi che ero stata brava.
    
    Una macchina non era il luogo adatto.
    
    Le mie gambe divaricate sul letto, il suo letto. La sua testa in mezzo le mie gambe, mi tenevo un dito in bocca. Guardavo la sua testa, i suoi capelli celesti. Quel che lei faceva con la lingua al mio clitoride era un opera d’arte, non capivo se stesse imitando le spennellate di un pennello, e che la mia vagina fosse una tela o se stesse imitando una penna, e che mi stesse scrivendo una poesia d’amore. Arrivai al punto che dovetti urlare, il cuore mi arrivò in gola insieme ad una intensa vampa.
    
    “Lasciati andare!” Urlò lei accompagnando il mio forte e meraviglioso orgasmo al suo, mentre mi praticava un cannilinguo d’autrice, con la mano si toccava. Quando vidi nuovamente il suo volto, le labbra erano umide e lucide, sembrava bagnata, lo era. Il mio orgasmo gli era esploso in faccia, piccole gocce gli scendevano dalle labbra, sotto il mento, lungo il collo… ebbi l’impulso di assaporare i miei umori sulle sue labbra, sul suo collo. Meraviglioso.
    
    Mi piacque però, quel senso di paura mi stringeva al collo, la sensazione era esternante.
    
    Mi fece venire intensamente, era tutto perfetto, sorrisi e lacrime.
    
    “Sei dolce Alessia, non preoccuparti!” mi diceva in alcuni momenti… “andrà tutto bene… sarà un ricordo piacevole!”
    
    La seconda ...
    ... volta eravamo totalmente nude subito, io e lei ancora nella sua camera.
    
    Eravamo in piedi, l’una di fronte all’altra, i nostri occhi scrutavano le anime. Lei immobile, intanto io la spogliavo lentamente. Mi misi in ginocchio, sbottonai i jeans, sempre piano li sfilai, e poi lo slip. L’impulso di leccarla era forte, dannatamente forte. Lei me lo impediva. Sfilai la maglietta, il reggiseno, un bacio intenso in un abbraccio caloroso. Poi lei con la stessa costanza spogliò me.
    
    Nel letto provai ancora a leccarla.
    
    “Perché? Perché non mi permetti di darti piacere?”
    
    “Non sei ancora pronta… lo avverto!”
    
    “Ma non è vero!” Risposi… con una certa insicurezza. Lo volevo ma avevo paura?
    
    Notai il lei un forte senso dominante nei miei confronti… senza ruvidità o violenza nei confronti. Le uniche persone della mia vita erano dominanti, dolci, fantastiche e dolorosamente appaganti. Io infine ero totalmente sua… lo era dal primo instante.
    
    Quella sera esplorò tutto il mio corpo, mi diede piacere con la lingua ancora, ancora e ancora, poi con le dita, non mi concesse tregua, una miriadi di orgasmi. Il letto era una pozza di meraviglioso godimento. La toccai, mi permise di darle piacere, imitai Giuseppe però, compresi subito che dovevo imitare lei, imparare da Elena. Riempii la mia mano dei suoi umori, la strapazzai come lei faceva con me… godevo nel vederla godere. Mi mordicchiò l’orecchio tra i suoi spasmi di piacere. Sapeva gemere in maniera armoniosa. Quando fu piena di piacere ...
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