La bella estate
Data: 10/04/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69
... pancia e le cosce.
Iniziammo a farlo tutti i pomeriggi, Fulvio mi raccontava favole immaginarie, fantasticava di noi due insieme per il resto della vita, ma ero interessata soltanto alla tensione sessuale, volevo imparare, conoscere i miei limiti, approfittavo di quelle mezz’ore clandestine, avevo predisposto una specie di giaciglio, con dei vecchi materassini, non era più lui che mi scopava, ma ero io che lo sottoponevo ai miei esperimenti, alle sempre nuove posizioni in cui lo volevo fare.
La magia si interruppe il giorno di ferragosto, quando improvvisamente apparve una fidanzata, una ragazza ossuta, con i capelli castani, gli occhi acquosi, studentessa universitaria milanese, Fulvio farfugliò qualche strana frase di circostanza, disse di essere dispiaciuto, gli dissi di stare tranquillo, non gli nascosi la verità, per me era stato un ripiego, un balocco sessuale, una distrazione per allontanare l’ossessione di Caterina,
colei che trasfiguravo nella sua persona quando scopavamo.
Come ogni anno veniva organizzata una festa sulla spiaggia, iniziava il pomeriggio, per terminare a notte fonda, con il rastrellamento degli ultimi ubriachi, quelli che si erano troppo dilungati di fronte al banco del bar, davanti ai cocomeri tagliati a metà, ripieni di un intruglio alcolico a base di frutta e uno strano torcibudella conservato dentro delle bottiglie colorate, con un etichetta con sopra scritto Sangria.
Eravamo nel culmine della serata, osservavo e meditavo, ...
... riempivo bicchieri con liquidi colorati dalla dubbia
composizione, quando una voce ben nota mi fece trasalire.
“a me non offri niente da bere”?
Era in piedi di fronte al bancone, con un lungo vestito nero di cotone semi trasparente, la pelle luminescente, con il suo diabolico sorriso, e l’aria di colei che si trova improvvisamente catapultata in un mondo che non le appartiene.
“Caterina, non mi aspettavo di vederti qui oggi, a quest’ora e soprattutto da sola!”
“Va tutto bene?”
Mi guardò con quel suo strano sorriso,gli occhi un pochino acquosi di chi ha pianto fino a non molto tempo prima, e mi disse;
“Andrà tutto molto meglio quando sarò ubriaca, cosa mi proponi per farlo il più in fretta possibile”.
“Guarda dentro a quei cocomeri, c’è uno strano intruglio, tutti quelli che ne hanno bevuto più di tre bicchieri, hanno faticato a ritrovare la via di casa”.
“spero che anche tu mi farai compagnia, anche se rischio un accusa per corruzione di minore”.
Eravamo entrambe al terzo bicchiere.
Caterina mi aveva raccontato tutto quello che la mia fervida immaginazione aveva provato ad intuire.
Era una scrittrice, da molti anni trasferita negli Stati Uniti, dove i suoi libri avevano un successo clamoroso, scriveva in inglese, con uno pseudonimo americano, nonostante fosse italiana .
Come ogni estate tornava qui, dove praticamente nell’anonimato, scovava qualche posto, situazioni che le
stimolavano l’ispirazione, per creare nuove storie, un nuovo romanzo ...