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Un’estate imprevedibile… o quasi
Data: 02/04/2021, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: realistaastratto, Fonte: RaccontiMilu
... dei miei attributi sofferenti. Non mi ci volle molto per venire in un orgasmo esplosivo. Evidentemente gli schizzi furono così forti che uno quasi la strozzò, ma da brava ragazza riuscì comunque ad inghiottire tutto senza opporsi. Una volta sciolti i legacci ci abbracciamo per le solite coccoline e ci confessammo reciprocamente quanto fosse stato epica quell’esperienza desiderosi di replicarla l’indomani. Quando mi risvegliai quella mattina alle 9 però non sapevo ancora che l’esperienza di quella notte non sarebbe stata la cosa più ‘bizzarra’ a cui sarei andato incontro in quelle 24 ore e che mi avrebbe accompagnato per giorni e giorni in quella calura estiva. Uno dei miei difetti è quello di non essere mai troppo lucido la mattina appena sveglio. Per questo non posso che ringraziare Simona che invece, immancabilmente, al massimo alle 7.30 (a qualsiasi ora sia andata a dormire) è in piedi e mi fa trovare la colazione pronta. ‘Ehi pisellone ben svegliato’ mi saluta sorridente guardandomi attraverso lo specchio mentre si infila gli orecchini. ‘Buongiorno strizzapalle’ faccio io trattenendo una risata. ‘Ti è proprio piaciuto eh? Anzi, a quanto vedo ti piace anche solo pensarci’ mi dice lei ammiccando soddisfatta al mio pacco: il profilo del mio pene barzotto e dei due testicoli si staglia nitido nei boxer grigi che indosso. ‘Eh sì, mi hai fatto impazzire’ dico io nuovamente eccitato. ‘Purtroppo dovrai aspettare stasera per il bis amore… io parto adesso.. resto ...
... là fino alle 15 poi rientro che devo finire assolutamente un paio di capitoli’ ‘Ok bellezza’ dico con un filo di delusione ma ben conscio del suo dovere in piscina. Ci scambiamo un bacio e mentre mi direziono in cucina la sento chiudere la porta e incamminarsi sul vialetto di ghiaia fino al garage. A tavola trovo già tutto apparecchiato. Mi mangio i miei classici 7 biscotti con gocce di cioccolato e mi bevo la mia bella tazza di latte freddo macchiata di caffè caldo. Le mattine le passo in maniera oziosa: non ho ancora voglia di ricominciare a studiare per la specializzazione e così mi dedico o alla cura del giardino o a piccoli lavoretti domestici (dalla botola della mansarda da verniciare al semplice pulire casa), non rinunciando ad un po’ di sano cazzeggio davanti alla TV o al PC. Quella mattina il programma era passare il veleno per tarli (vera piaga della casa in campagna) nei mobili del salotto. Preso tutto l’occorrente dal ripostiglio inizio il mio lavoro certosino. Con le sedie è piuttosto semplice e infatti nel giro di una mezz’oretta le finisco tutte. Il ‘bello’ arriva però ora… le due credenze e la libreria. Per studiare meglio la situazione mi sdraio per terra accanto al mobile in cui trovano posto le grosse stoviglie da portata: uno, due, tre… quattro, cinque… sei buchi! Anzi no, sette! Sorprendente che non sia ancora crollata, mi dico. Mi sposto dall’altro mobile, faccio per sdraiarmi quando… Driiiiiiiiiin. Guardo l’orologio del termostato. 10.16. E ...