1. Un’estate imprevedibile… o quasi


    Data: 02/04/2021, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: realistaastratto, Fonte: RaccontiMilu

    ... avuto un ottimo ascendente. ‘Uhm… perché Andrea non ti trasferisci al nostro appartamento in campagna?’ mi disse mio ‘suocero’ Danilo una domenica di inizio maggio a pranzo. Subito sua moglie nonch&egrave mia ‘suocera’ Nerina era sembrata entusiasta ‘Ma sì certo! Tanto noi siamo obbligati a stare qui fino ai primi di agosto almeno.. il negozio sai… ci farebbe tanto piacere se tu occupassi casa, almeno ci sarebbe un po’ di vita!’. Non avevo dovuto nemmeno far finta di starci a pensare. Essendo poi i due piuttosto open-minded, avevano anche concesso a Simona di venire a vivere lì con me, a patto di studiare per i due importanti esami della sessione di Giugno. Ovviamente non si immaginavano (o non volevano darlo a vedere) che mi sarei bombato la figlia ogni santa occasione che mi fosse capitata a tiro. D’altronde si sa, le ragazze, anche a 23 anni, restano sempre dei piccoli angioletti per i propri genitori. A dir la verità, probabilmente, confidavano nel fatto che la condivisione dello stesso stabile con gli zii di Simona (il fratello di mio suocero, la moglie e i 2 figli) mi avrebbe fatto da freno inibitore. Nonostante il giardino comune però, le case rimanevano a tutti gli effetti separate e le solide pareti di una volta garantivano un’ottimo isolamento. Dal 28 maggio però, giorno in cui avevo preso servizio alla Guardia Medica, non era passata serata in cui non avevo sfondato la mia Simona. Era il mio membro a riportarmi a casa la sera ed erano i miei testicoli gonfi ad ...
    ... esigere il suo corpo quotidianamente, subito dopo (o talvolta anche durante) una bella doccia rigeneratrice. Negli ultimi giorni avevamo anche provato corde e bavagli, una novità per entrambi, visto che prima ci limitavamo a recitare, senza ‘strumenti’ a disposizione. Avevo così scoperto la passione folle di Simona nel tenermi saldamente i testicoli rigonfi in mano mentre ero legato e imbavagliato, totalmente inerme, strusciandoli poi sul clitoride fino all’orgasmo, accolto tra mormorii di piacere con una forte strizzata dei miei attributi. Li sentivo pulsare tra le sue forti dita mentre le unghie smaltate di verde raschiavano la sottile pelle. Non essendo abituato al dolore in quella zona tanto delicata per noi maschietti ovviamente avevo contratto tutti i muscoli e cercato di liberarmi ma le corde avevano fatto fin troppo bene il loro dovere, impedendomelo. Simona, obnubilata dal piacere e totalmente disinteressata alla mia sofferenza, aveva serrato ancor più la morsa e il dolore si era fatto lancinante. Fortunatamente però la stanchezza successiva all’orgasmo era venuta in mio soccorso. Lasciò la presa e si accasciò di fianco a me, quasi incosciente. Con mia grande sorpresa il dolore ai miei teneri genitali scomparve quasi subito, lasciando il posto ad una delle erezioni più imponenti che avessi mai avuto. Quando dunque dopo un paio di minuti lei si riprese, mi ritrovò in quelle condizioni e, rinsavita, mi deliziò con uno dei suoi migliori pompini, unito ad un dolce massaggio ...
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