Un’estate imprevedibile… o quasi
Data: 02/04/2021,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: realistaastratto, Fonte: RaccontiMilu
... chi cavolo è a quest’ora? Simona no, ha le chiavi di casa… Il postino neppure, arriva sempre verso mezzogiorno e poi quello è il campanello della porta, non quello del cancello. ‘Questa è sicuramente zia Marinella che mi chiede di far qualcosa in giardino’ penso. Mi avvio alla porta mentre cercavo di immaginare di quale lavoretto avrebbe avuto bisogno quel giorno: molto probabilmente strappare le erbacce dalle aiuole delle roselline, che palle! Sorprendentemente invece mi ritrovo di fronte Benedetta. La cuginetta di Simona è proprio una bella ragazzina. I capelli ricordano quelli della mia ragazza ma la differenza la fanno gli occhi: verdi come smeraldi, lasciano senza fiato seppur parzialmente nascosti dalle lenti dei suoi occhiali di tartaruga. Più bassa di Simo almeno cinque centimetri (quindi 1.65 circa) in realtà dà l’impressione di essere più alta grazie a due bellissime gambe forgiate dagli allenamenti di nuoto sincronizzato. Cerco di non farmi troppo distrarre dal giovane seno, di cui si intravede perfettamente il profilo attraverso la magliettina rosa che indossa lasciando ben scoperto l’ombelico, e dico cortesemente: ‘Ehi Bene, buongiorno… hai bisogno di qualcosa?’ ‘Ehm… sì, Andrea… posso… ti fa niente… posso entrare?’ risponde con voce sottile e diventando rossa. Perplesso mi metto di lato per lasciarla passare e richiudo a chiave la porta alle spalle. ‘Posso offrirti qualcosa?’ domando mentre cerco di ipotizzare il motivo della sua visita. ...
... ‘No no Andrea figurati volevo solo chiederti un… parere medico’ mi fa, diventando ancora più rossa. ‘Ma certo Bene, non ti preoccupare, stai tranquilla… vieni pure, andiamo in salotto’ propongo indicando cortesemente la via. Benedetta si incammina verso il divano e mentre rimugino sul perché sia così agitata ho l’occasione di ammirare un culetto da paura ‘coperto’ (si fa per dire) da uno short bianco di cotone. Pur constatando la sua bellezza, non mi ero soffermato mai molto sul suo corpo, sia perché fino a pochi mesi prima era minorenne (aveva compiuto i 18 ai primi di febbraio) sia perché come già detto la mia ragazza era già abbastanza. Eppure non so cosa mi succede in quel momento, ma il mio pensiero fisso diventano quelle chiappe diciottenni all’insù. Sono solo pochi passi per arrivare in salotto e mantenendo un filo di lucidità noto che zoppica con la gamba destra. ‘Ti sei fatta male alla gamba?’ domando per capire cosa sia successo. ‘No Andrea, non proprio…’ mi dice diventando realmente della sfumatura di un peperone crusco. ‘Accomodati pure e scusa il disordine, stavo dando il veleno per i tarli’ Le indico il divano ma lei rifiuta. ‘No guarda grazie Andrea… ho un po’ di dolore, preferisco stare in piedi’ Ora, dopo una frase del genere la mia testa fa due più due… ‘Hai… pensi di avere… le emorroidi?’ domando con un filo di imbarazzo anch’io, perché è pur vero che sono medico ma è anche vero che di fronte ho la cugina della mia ragazza. ‘No no, non proprio ...