1. Come sono diventato un cornuto


    Data: 25/03/2021, Categorie: Cuckold Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu

    ... carezzarlo dolcemente, passando l’unghia tra le spire della gabbia, procurandomi un immediato e doloroso tentativo di erezione. Mi fece sdraiare a terra supino, si sedette sul mio viso, chiedendomi di leccarla ancora perché sono tanto bravo, ma questa volta avrei dovuto slinguazzarle anche il culo. Mentre mi diceva questo aveva preso a massaggiarmi le palle, che sentivo già gonfie e piene, strizzandole leggermente e leccandole con golosità. Me lo sentivo esplodere, cercavo di darmi da fare con i suoi buchi per ridurre la tortura. Era bravissima nel tormentarmi. Aveva cominciato a farmi un pompino con tutta la gabbia, con la lingua sollecitava il prepuzio, infilandola nel buchino, poi ci passava il pollice strofinandolo dolcemente e, attraverso le spire, mi leccava l’asta e il glande, senza mai smettere il lavoro sui coglioni. Mi sentivo sciogliere e frustrato dal dolore, cercai di impegnarmi con le leccate e finalmente arrivò il suo secondo orgasmo. Mi si schiacciò sul viso quasi soffocandomi, senza mollare la presa sul mio martoriato cazzo. Senza mai staccare gli occhi dai miei, si girò e si portò col pube sul mio pene, e cominciò a sfregarlo con la figa. Mi stava facendo impazzire, un misto di dolore, desiderio, piacere mi devastavano il cervello. Ero tutto concentrato su quello, come raramente mi era successo in passato in condizioni normali. Erano più di 40 minuti che mi sentivo eccitato e non potevo sfogarmi. Il movimento del suo bacino era lento e profondo. Con le ...
    ... labbra e il clitoride scorreva lungo tutta la lunghezza della gabbietta in su ed in giù, mentre si faceva strizzare i seni e i capezzoli. Ansimava a occhi chiusi, continuando il movimento di quella sensuale masturbazione. Ora i colpi erano più veloci, aveva anche provato ad infilarsi tutta la gabbietta, infradiciandola con i suoi umori, abbondanti e profumati. L’odore del suo sesso mi inebriava le narici e soffrivo le pene dell’inferno. Il desiderio di venire era frustrato dall’impossibilità dell’erezione e non so se a sua volta diventasse addirittura causa di tanto desiderio. Ele stava rapidamente incrementando il ritmo della sua respirazione e del movimento del pube. Gli occhi trasognati e rivolti all’indietro mostravano la sua estasi, un aumento del ritmo la portò presto ad un nuovo ed intenso orgasmo “Ele 3 pisellino 0” mi declamò divertita rialzandosi e dirigendosi soddisfatta verso il bagno.
    
    6°Cap La cena, che ho provveduto a preparare e consumare completamente nudo, fu veloce e leggera. La consumammo quasi in silenzio, tesi, perché, entrambi sapevamo che la sera ci avrebbe probabilmente portati a compiere l’ultimo passo, quello veramente decisivo, quello in cui Ele si sarebbe cercata un compagno con cui fare sesso. Se fino ad ora, tutto era ancora un gioco tra di noi, da quel momento il passo sarebbe diventato irreversibile, ed avrebbe condizionato la nostra futura vita di coppia. Mentre Ele si preparava ad uscire io riassettai tutto. Quando si presentò rimasi senza ...