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IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora
Data: 16/03/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... abbandonata la zona dove era rimasto parcheggiato iniziò lentamente ad avvicinarsi alla pista del decollo. “Ecco, ci siamo… – aggiunse ancora lei sospirando – Mi scuso in anticipo e confido nella sua comprensione…” Pochi secondi e l’aereo si immise sulla pista di decollo e cominciò ad aumentare la velocità. Come il respiro di lei. Gli occhi spalancati guardavano il soffitto della carlinga e le bellissime labbra da rosa divennero quasi bianche. La paura l’aveva aggredita. Pochi secondi ed i motori raggiunsero il massimo. Come il suo terrore. La vidi girarsi con gli occhi sbarrati verso di me. “Glielo avevo detto! – miagolò – Sono terrorizzata, adesso! Mi scusi!” I motori raggiunsero il massimo. Il rumore superò i suoi gemiti e sospiri. E venne il momento culminante. Quando l’aereo sembrò scivolò ed abbandonò il suolo iniziando l’ascesa. La vidi stringere gli occhi e contemporaneamente mi strinse con una mano il mio avambraccio. Distinte sentii le sue unghie evidentemente piuttosto lunghe quasi penetrarmi. Non allentò la presa fino a quando l’aereo terminò la fase di decollo e raggiunse la quota del volo di crociera. Solo allora lasciò il mio braccio. Abbassò il capo provando vergogna per quello che aveva fatto. Si mise le mani sulla bocca mostrando tutta la sua mortificazione per la confidenza che si era presa. Con uno sconosciuto! “Chiedo scusa per quello che ho fatto! – aggiunse con voce flebile – Le ho lasciato addirittura il segno delle mie unghie sulla sua ...
... pelle… Lo so, non dovevo farlo ma non riesco proprio mai a trattenermi in certi momenti!” “Ma figurati! – la tranquillizzai perdurando nel darle del tu che lei evidentemente gradiva di più – Dovere! E poi , te l’ho detto, sono in credito con te!” Lei mi scrutò subito con fare interrogativo. “Per quella tua mostra ed esibizione che mi hai regalato giù al controllo bagagli a mano – mi piacque precisare nuovamente – Non ricordi?”. Lei arrossì ancora più violentemente di prima ma questa volta la ragazzina rispose con una laconica risposta a bassissima voce. “Lo ricordo benissimo…. – sbuffò lei – Non me lo ricordi, almeno! Non è bello, sa, per una donna essere costretta a fare e mostrare certe cose! In pubblico…”. Il volo si svolse inizialmente tranquillo. Ad ogni sobbalzo dell’aereo la giovane donna emetteva però un piccolo sospiro. Ma il destino volle che l’assistente di volo improvvisamente con voce fredda e professionale informò i viaggiatori che avremmo attraversato tra qualche minuto una perturbazione e ci invitò ad allacciarsi nuovamente le cinture di sicurezza. La ragazza emise un lungo sospiro che denunciò tutta la sua preoccupata attesa per quello che stava per accadere. “Oh no! – esclamò subito lei – Anche questo ci voleva, adesso!” La vidi armeggiare nervosamente con la cintura di sicurezza che effettivamente piuttosto stretta la infastidiva. “Ma uffa! – brontolò subito lei sempre più agitata – Deve averla usata una bambina prima di me! Mi stringeva già troppo al ...