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IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora
Data: 16/03/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... o quinta di reggiseno. Piccolina, finta magrolina ma rotonda nei punti giusti. Era un confettino da mordicchiare ed assaporare un po’ alla volta. Ma soprattutto mi sembrò avesse un corpicino armonioso e… da fotomodella! Di certo la giovane donna non aveva però scelto un abbigliamento molto adatto ad un viaggio aereo. Molto sportivo ma non proprio comodo e piuttosto vistoso con quei abitini cortissimo color rosa shocking e bianco! Abbronzatissima nascondeva la sua carnagione di certo chiarissima. I capelli probabilmente lunghi erano nerisimi e raccolti sulla nuca con un buffo fiocco naturalmente rosa. Dallo sguardo che fugacemente mi aveva prima elargito, avevo visto l’azzurro chiarissimo dei suoi occhioni. A completare l’opera una bocca ben disegnata ed addolcita da un rossetto naturalmente rosa nel quale aveva abbondato e che impreziosiva le labbra certamente non rifatte ma incredibilmente ben disegnate, sensuali e carnose. La ragazzina era veramente una bambolina e subito fantasticai su tutto quello che non non mi era concesso di vedere. Vista la sua cura dei particolari mostrata, lei aveva sicuramente prestato un’attenzione ancora maggiore per certe cosine del suo corpo. Sì, da esteta quale ero, mi piacque chiedermi se la sua piccola fica fosse depilata o al naturale. O se invece il suo tesorino fosse incorniciato da qualche particolare creazione del suo estetista di fiducia! Arrivato il suo momento la giovane donna cercò di sorridere all’inserviente per ...
... probabilmente impietosirlo. Ma la megera non abboccò ed allargando le braccia la invitò a svuotare l’enorme sacco che la giovane donna aveva trascinato fin là a fatica. La ragazzina, ubbidiente ma sbuffando un po’, iniziò a svuotarlo guadandosi attorno indubbiamente preoccupata. Era evidentemente imbarazzata per il contenuto che doveva appoggiare sul nastro scorrevole e che tutti avrebbero potuto vedere. Soprattutto quelli come me che si stavano gustando la scena. Creme, cremine, profumi ed abbronzanti apparvero così sul rullo gommato che li trasportò al di là dell’infernale macchina dei raggi che scrutava anche l’interno degli enormi contenitori spacciati per bagagli a mano. Impietosa la poliziotta volle vedere subito cosa contenesse una scatola rosa piuttosto grande che con noncuranza la ragazzina aveva estratto per ultima dalla sacca. Vidi la giovane donna gesticolare prima ma poi con fastidio e guardandosi ancora una volta attorno estrarre con discrezione il contenuto evidentemente piuttosto privato e per lei estremamente imbarazzante da adagiare su quel nastro! Io, sospettando qualcosa di intrigante, aguzzai la vista! Velocemente la ragazza appoggiò sul tappetino mobile una serie infinita di costumini da mare. Uno intero ma la maggior parte piccoli e coloratissimi bikini. Ma pure degli slippini pure coloratissimi che dovevano essere dei favolosi monokini che lei evidentemente usava spesso… Poi un paio di quelle che dovevano essere delle microscopiche camicie da notte. ...