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IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora
Data: 16/03/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... davanti e dietro – Mi considera così vecchia? Vuole proprio aumentare la mia età? Sono piuttosto giovane e sono ancora signorina…” “Mi scusi, signorina! – replicai immediatamente ridacchiando – Nel mio Paese tutte le donne sono signore! A prescindere dall’età…” “È vero, lo so… Ma io preferisco essere chiamata per quello che sono… – volle allora subito aggiungere lei – E sono per fortuna ancora signorina…” Detto ciò mi regalò un altro sorriso che mi confermò l’azzurro chiarissimo dei suoi occhi. Avevo rotto il ghiaccio. Avevo sentito la sua voce. Parlava piano e tradiva un accento da straniera. Fu lei a continuare la conversazione perché volle subito confidarmi il suo punto debole. Evidentemente quella confessione le stava particolarmente a cuore! “No, no… – continuò lei a bassissima voce per non farsi sentire dai vicini – Preferisco il mio posto all’interno… La ringrazio ma non voglio vedere fuori dal finestrino!” “Paura? – la interruppi mostrandole subito la mia comprensione – Paura del volo?” “Terrore! – replicò subito lei mestamente – Soprattutto al decollo ed all’atterraggio! E questo mi ha impedito di venire prima in Italia!” “Ma non devi fare così! – esclamai passando ad un confidenziale tu da lei più gradito vista la sua voluta precisazione sulla sua giovane età – Gli aerei sono mezzi sicuri, più di tutti gli altri mezzi di trasporto!” “Lo so, lo so… – continuò con il tono della voce ancora più basso – Ma che ci posso fare? Quando sento rullare sulla pista ...
... l’aereo e mandare al massimo i suoi motori prima di staccarsi dal suolo vengo colta dal panico! Per non parlare di quando all’arrivo vedo avvicinarsi sempre più velocemente la pista d’atterraggio! Il panico si trasforma in terrore e non riesco a controllarmi! Talvolta ho avuto delle reazioni inconsulte!” A quelle parole mi scappò un sorriso con il quale le mostrai tutta la mia comprensione e la vidi leggermente rasserenarsi. “Mi scuserà allora per gli eventuali fastidi che le arrecherò? Sì, insomma, mi scappano gemiti e sospiri! E non riesco proprio a trattenerli…” “Ma certo e non preoccuparti! – le promisi con tono protettivo – Puoi contare su di me!” “Lei è molto gentile… Grazie!” “Dovere… – aggiunsi io approfittando della situazione creatasi – E’ il minimo che mi sento di fare per una bella donna! Soprattutto per quello che mi ha involontariamente offerto al controllo dei bagagli…” La vidi irrigidirsi ed arrossire vistosamente. “Ho visto! Ho visto, sa, che c’era uno spettatore che si è gustato tutta la scena! E che si è fatto gli occhi. Come si dice qui in Italia! – aggiunse con voce questa volta chiaramente stizzita – Tutta colpa di quella addetta al controllo dei bagagli a mano! E mi ha costretto poi di fretta anche a farlo depositare nella stiva con tutto il resto del bagaglio. Non sopporto lasciare tutte le mie cose più personali in mezzo a centinaia di valigie e bagagli di ogni tipo di tanti sconosciuti…” Il suo lamento fu interrotto dal movimento dell’aereo che ...