1. IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora


    Data: 16/03/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... con tanta paura di volare! Il resto è solo desiderio…” “Grazie, Fabio, di avermi aiutata e di comportarti anche adesso così… Mi hai capita, Fabio? Io non ho mai fatto queste cose! Non sono una puttanella, io! E certe cose non le faccio con tutti gli uomini che incontro… Magari solo una paio d’ore prima. E se penso a quello che ho combinato e che tu mi hai fatto fare! Me lo prometti che mi credi?” “Certo, Fedora. Per questo serve ad un uomo avere qualche anno di più della donna. Una generazione, Fedora, solo una generazione… E qualche esperienza particolare in più…”
    
    L’aereo finalmente si arrestò e tutti i passeggeri si misero ordinatamente in fila per uscire. Prossima destinazione la zona del recupero dei bagagli.
    
    Fu estremamente normale che rimanessimo vicini e ci recassimo insieme nel salone del tappeto mobile che ci avrebbe riportato i nostri bagagli. E fu naturale che insieme attendessimo i nostri rispettivi bagagli. Non avevamo nessuno dei due alcuna intenzione di salutarci lì, come due comuni passeggeri che avevano casualmente viaggiato insieme. Attendemmo a lungo le nostre cose.
    
    Appena arrivati nel salone dove avremmo dovuto ritirare i nostri bagagli, il rumoroso tappeto di gomma si era appena messo in moto ed erano già apparsi le prime valigie del nostro volo. Davanti ai nostri occhi sfilarò una serie infinita di valigie e sacchi variopinti. Dopo un primo giro il tappeto si bloccò per ripartire poco dopo. E questa volta sommersa da altri bagagli apparve la ...
    ... mia valigia nera lucida. Riconoscibilissma. La catturai soddisfatto e lasciai continuare il giro al tappeto che si svuotò quasi completamente. Come successo prima ci fu un breve stop del nastro trasportatore e la sua veloce ripartenza. Terzo passaggio e tutti i bagagli vennero prelevati dai rispettivi proprietari. Tranne una valigia ed un piccolo sacco. Rimanemmo in attesa solo noi due e rivedemmo sbucare di nuovo dal tunnel poco dopo gli stessi due bagagli di prima. Il tappeto questa volta si bloccò definitivamente e la valigia fucsia ed il sacchetto bianco ci guardavano beffardi. “Guardai Fedora che era comprensibilmente impallidita. “Non sono i miei… – strillò lei – Uffa, ne sono sicura! Assomigliano ai miei ma non sono loro!”
    
    Ci avvicinammo e leggemmo le targhette che li accompagnavano. Con tristezza e rabbia leggemmo New York su quella della valigia e Melbourne su quella del sacchetto.
    
    Vidi una lacrimuccia scendere sul bel visetto di Fedora. “Oh Dio! – frignottò allora veramente lei – Dove sono i miei bagagli e dove me li hanno mandati?”
    
    “Lo immagino… – le risposi sospirando prendendola per mano per calmarla – I soliti disservizi. Vieni, Fedora, andiamo all’assistenza viaggiatori dell’aeroporto.”
    
    La risposta dell’addetto ai reclami fu inequivocabile. A Roma avevano probabilmente scambiato i bagagli della signora con quelli di altri passeggeri. Per questo, aggiunse senza alcuna emozione l’impiegato, veniva consigliato a tutti di tenere a bordo con sè un piccolo ...
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