1. Cene con orgia 1


    Data: 16/03/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... ragazzo che non avrei mai buttato con l’acqua sporca; amavo in lui quello che mi aveva saputo dare; sapevo anche che se avessi parlato in tempo, non mi sarei trovata a dover fingermi estranea per riprendermi nel corpo quel cazzo che mi aveva fatto donna; ma, intanto, mi accontentavo di amare il ragazzo che mi amava tanto.
    
    Esplose troppo rapidamente, per i miei gusti; quando si scavallò e si adagiò al mio fianco, mi precipitai in bagno, espulsi sperma e orina nel water, mi lavai sul bidet, tornai in camera, ripresi i miei vestiti, li indossai e scappai via senza dargli il tempo di obiettare; lo lasciai che ancora si gustava il languore di un orgasmo che finalmente ci trovava soddisfatti, per me molti anni dopo che avevamo fatto l’amore con passione l’ultima volta, prima della visita del ginecologo.
    
    Tornata a casa, feci una doccia per liberarmi da scorie e odori delle scopate, indossai il ‘pigiama da massaia’, nascosi nell’armadio il vestito ‘da scopata’ e mi misi a letto, con l’orecchio teso ai rumori; passò molto tempo, prima che arrivasse, forse perché si era fermato a chiedere notizie a Floriana ricevendo poche informazioni utili; lo sentii entrare, andare sotto la doccia per ripulirsi anche lui delle scorie e venire in pigiama verso il letto.
    
    Forse per un senso di responsabilità, tentò un timido approccio per scopare; fingendo una voce assai assonnata gli dissi che poteva ritenersi soddisfatto delle scopate fatte nel dopocena e mi lasciasse dormire perché ero ...
    ... stanca; e lo ero davvero, dopo una maratona a cui da anni non mi sottoponevo; ci girammo di schiena e dormimmo; prima di crollare, sognai le scopate fatte col mio giovane marito che mi lasciavano sempre distrutta; una montagna di fango le sommerse anche nel sogno.
    
    Con mia somma sorpresa, una mattina lo vidi entrare nella boutique con un collega che conoscevo; sapevo che aveva una storia con una mia amica, annoiata di suo marito; vista la dimensione e l’allestimento dei camerini di prova, dotati di ampi divani, mi aveva chiesto di lasciarla scopare un volta con la scusa di un prova d’abito; era già capitato, con la mia complicità; non me l’ero sentita di dirle di no; quello che non sapevo, era che il suo amante fosse collega e amico di Ettore.
    
    Quando gli chiesi cosa ci facesse in un posto che lo riguardava solo per le carte di credito che usava senza criterio, mi rispose che non aveva potuto lasciare uscire l’amico da solo per motivi burocratici; anziché aspettarlo al bar, saputo che veniva al mio negozio, ne aveva approfittato per incontrarmi; osservò, naturalmente, che era assai sorpreso che, con il mio puritanesimo, mi prestassi a favorire certi amori illeciti.
    
    “Ettore, ma hai dimenticato il campo sportivo?”
    
    “Oh, dio, quello dove non avevamo macchina e spiavamo quelli in macchina mentre ci masturbavamo in piedi? … non mi dirai che anche qui fai il giochetto dei guardoni per masturbarti insieme a qualcuno!”
    
    “Si, con quel cornuto di tuo nonno! Visto che ormai il ...
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