1. Cene con orgia 1


    Data: 16/03/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Mi chiamo Maria, titolare e proprietaria unica dell’atelier di moda “da Mary” che ho costruito con pazienza ed amore in decenni di attività indefessa e tormentata; oggi ho cinquantasei anni e da quaranta, ormai, sono la donna, prima, e la moglie poi, di Ettore, quasi sessant’anni, impiegato di banca; lo conobbi appunto quando avevo solo sedici anni e lui ne aveva quasi venti; me ne innamorai pazzamente; da lui appresi i misteri del sesso e non ho conosciuto altri uomini che lui.
    
    Il primo bacio fu uno sconvolgimento totale del mio organismo e delle mie convinzioni, all’epoca legate all’educazione rigida in famiglia; in tempi rapidissimi mi convinse a prenderlo in mano e ad imparare a masturbarlo; mi si era già infilato nel reggiseno e mi aveva fatto andare ai matti titillandomi i capezzoli, che poi succhiò con maestria insegnandomi lo step successivo, quello in cui la sua lingua passò su tutto il mio corpo fino ai limiti delle mutandine.
    
    Quando vi entrò e mi solleticò per la prima volta la figa, lo ricordo come fosse avvenuto ieri, un’ondata di fiamma infernale mi percorse tutto il corpo e avvampai, di piacere e di vergogna; poi imparai a lasciare che mi masturbasse titillandomi il clitoride, mentre io gli praticavo dolcissime seghe; prenderlo in bocca fu conseguenza anche dei suggerimenti delle compagne di scuola con le quali mi confidavo e che già praticavano il pompino.
    
    Insomma, nell’arco di pochi anni, che a me apparvero velocissimi, tutte le pratiche erano ...
    ... ormai un mio appannaggio, compresa l’inculata che imparai a ricevere con amore e dirottando il piacere all’utero per godere quando lui mi sborrava nel retto; lo feci aspettare un poco, prima di fami rompere l’imene, perché premevano su quello le minacce infernali della mia educazione religiosa; poi imparai a scopare alla grande e a cautelarmi.
    
    Ci sposammo che avevo appena compiuto vent’anni e lui ne aveva ventiquattro; nei primi dieci anni di matrimonio, fummo il prototipo della coppia felice che passava le serate preferibilmente a letto a scopare in tutti i modi, in tutte le posizioni; non ci risparmiavamo niente e non ci fermavamo davanti a niente; il tutto, però, sempre nella logica della coppia monogamica che ci aveva connotato sin dalle primissime esperienze; la fedeltà non ci pesava e la sincerità connotava i nostri rapporti.
    
    Avevo avviato il mio lavoro e trasformato la bottega da sarta, per le amiche del quartiere, in un atelier di alta moda specializzato in abiti da sposa ma aperto a tutte le richieste ed alle novità più ‘in’; ero ‘la sarta’ della città e la mia clientela contava tutte le donne di maggiore peso nella vita cittadina; avevo comprato una grande casa in centro, oltre ai locali della boutique, che contava numerose commesse, e il mio patrimonio era cresciuto; Ettore era rimasto impiegato di banca.
    
    La crisi cominciò a manifestarsi verso l’inizio dei miei quarant’anni, quando mi decisi a prendere in seria considerazione l’ipotesi di un figlio; le visite ...
«1234...10»