Una serata di m.....
Data: 15/03/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Viola2, Fonte: Annunci69
... limite, non potrei nemmeno chiamare qualcuno. Devo decidere, rischiare o rimanere lì tutta la notte in macchina, da sola, rischiando lo stesso. Alla fine accetto.
Salgo su, il tipo mi chiede come mi chiamo, come mai ero vestita così, io rispondo alle sue domande. Si dimostra simpatico, mi dice che la zona è frequentata spesso da prostitute e lui ogni tanto si concede una scappatella. Arriviamo al benzinaio, mi aiuta a riempire la bottiglia, poi ripartiamo.
"E dire che pensavo di essere stato fortunato stasera. Una così bella come te non si trova mai qua. Una come te sarebbe richiestissima".
"Già, così richiesta che stanotte non ho fatto niente", mi lascio scappare involontariamente.
"Cioè?".
"No niente, lascia stare".
L'uomo insiste e così gli racconto la disavventura in discoteca. Ride, non ci crede, continua a ripetermi che una come me farebbe perdere la testa a chiunque. Siamo quasi arrivati, prima di scendere però mi voglio togliere l'ultimo sfizio.
"Posso farti una domanda?", chiedo prima di aprire la portiera.
"Certo, dimmi".
"Quanto mi avresti dato per scoparmi?"
"Minimo 200", dice senza pensarci troppo.
Scendo dall'auto, riflettendo su quello che mi ha detto. Non conosco i prezzi delle prostitute ma sicuramente era una buona cifra. Il pensiero di farlo a pagamento mi aveva sempre disgustato, ma quella sera, in quel luogo, era così diverso. Forse anche ...
... dovuto alla notte passata in bianco e la voglia rimasta. Il tipo parcheggia davanti la mia macchina e scende per aiutarmi. Prima che arriva tolgo il cappotto, ho caldo ma forse è solo una scusa, poi apro lo sportellino della benzina e arriva lui da dietro.
"Minchia!", esclama ad alta voce.
"Che c'è?", dico girandomi con un leggero sorriso.
"Beh, in macchina già avevo avuto modo di ammirarti un po', ma adesso, svestita…".
"Stai calmo", rispondo anche se lo provoco con i movimenti del corpo.
Gli do le spalle, mi chino un po' in avanti, verso la benzina dentro, rimanendo in quella posizione. C'è solo il silenzio del liquido che scende. "Prendimi ora, dai fallo, ti prego fallo", continuo a dirmi in mente. Ma lui non si muove, rimane fermo dietro di me, a pochi centimetri di distanza. La bottiglia si svuota, rimetto il tappo lentamente, voglio dargli qualche secondo in più. Nulla ancora. Alla fine mi giro, lo ringrazio, lui mi saluta e va via. Rientro in macchina, sono sconvolta e incazzata nera. Prendo a pugni il volante. Poi rimetto in moto la macchina e torno dal benzinaio di prima per riempire di più il serbatoio. Quando ho fatto riparto, direzione casa. Ma prima di andare via devo togliermi un peso da dentro. Ripasso dalla zona industriale, parcheggio l'auto e scendo. Faccio due passi e una macchina rallenta e si ferma.
"Ciao, quanto vuoi?".
"200" rispondo.
"Ok, sali".