Una serata di m..... - Racconti Erotici

Una serata di m.....

Che merda di serata, mi ritrovo qui seduta in questo divanetto a badare ad un coglione con cui avrei dovuto scopare e che invece si è addormentato. Debora prima mi ha spinta a venire a fare questa serata in disco a 100 km da casa e poi ha pensato bene di andarsene a scopare con l'amico di sto coglione a casa sua, lasciandomi da sola. Ho una voglia matta, e pensare che ero già pronta a succhiarglielo e farmi scopare anche qui stesso se lo avesse voluto, nella penombra dello stanzino dove altri stanno già limonando a dovere. Gli avevo chiesto giusto qualche minuto, il tempo di sistemarmi in bagno e dare il via così alle danze, invece al mio ritorno lo trovo a russare a bocca aperta. Mando un messaggio a Debora per sapere cosa vuole fare ma naturalmente nemmeno risponde. Fanculo lei e sto coglione, mi alzo e vado via, passo dal guardaroba a ritirare il cappotto che copre sto mini vestitino da puttana che mi sono messa stasera. Guardo il cellulare un'ultima volta, per vedere se Debora ha risposto ma nulla. Pazienza, vuol dire che si farà accompagnare, anche se probabilmente rimarrà a dormire a casa sua. Beata lei.

Incazzata nera per come si è messa la serata vado verso la macchina con quella voglia inesaudita. E pensare che mi sarei potuta fare chiunque stanotte, ce n'erano di ragazzi carini che mi hanno corteggiata, con parecchi ci ho pure ballato insieme e invece mi sono accontentata di quello. Ho voglia di farmi due mojito di seguito, ma stasera toccava a me guidare e non ...

... ho toccato alcool. Sono in astinenza, mi manca anche quello. Arrivo alla macchina, tolgo il cappotto, entro. Giro la chiave e parto, destinazione casa. Mi guardo nello specchietto, mi sono pure truccata bene stasera, il rossetto rosso rende le mie labbra ancora più carnose. Il vestitino bianco stretto, già corto di suo, seduta si è alzato ancora di più, coprendo a malapena il perizoma. "Cazzo che voglia, se penso a quello…". Entro al casello, ritiro il biglietto, riparto. Ho già messo tutte e 5 le marce ma la mano rimane sul cambio, involontariamente, mentre i miei pensieri sono ancora fermi alla disco, lo accarezzo, immagino che sia qualcosa di più bello con il quale mi sarei divertita sicuramente stanotte. Accarezzo il pomello, impugno con forza l'asta, al pensiero mi eccito. Il suono della spia della benzina però interrompe quel sogno. "Merda, sono pure a riserva", guardo quand'è il prossimo autogrill, 20 km. Arrivo all'autogrill, ma prima di fare benzina mi fermo al bar, ho bisogno di un caffè. Scendo dall'auto senza mettere il cappotto. Mi dirigo verso l'entrata, vista l'ora non c'è quasi nessuno. Prima di entrare passo davanti a 2 che sono davanti l'ingresso e che fumano. Mi guardano, faccio anch'io altrettanto, poi entro. "Chissà cosa staranno dicendo di me". Entro, dentro c'è solo una coppietta di ragazzi che gira per gli scaffali e uno al banco che mangia un cornetto. Prima di andare al banco faccio un giro dove ci sono i libri, penso ai due fuori che in fondo erano ...