Ma che bella famiglia 5
Data: 13/03/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: fakku, Fonte: RaccontiMilu
... impazzire eh?! Pensa che d’ora in poi saremo in tre con una forza sovrumana in casa, pensa ai nostri muscoli, a come potremmo controllarti e tu non potrai fare niente per opporti, sei di nostra proprietà” disse Giuliana andandosi a sedere sul divano
“Si, si, sono vostro, fai di me quello che volete”
“Oh, piccolino, ti accontenterò. Anna, Luca mettetevi comodi così potrete vedere quanto è maialino il mio Carlo. Adesso voglio che tu cerchi di resistermi, se non t’impegnerai mi arrabbierò, sappilo” e dicendo così mise il corpo di Carlo in mezzo alle sue tettone, con la spalla sinistra che appoggiava contro lo sterno di Giuliana.
Carlo iniziò immediatamente a spingere con le braccia per cercare di allargarle, ma per quanti sforzi facesse non solo non riusciva a muoverle, ma si continuavano a stringere sul suo corpo. Giuliana lo continuava a guardare con amorevole accondiscendenza, come si guarda un bambino che cerchi di fare un compito troppo difficile per le sue capacità, ma non smetteva di esercitare pressione. Dopo qualche minuto Giuliana decise che Carlo si era impegnato abbastanza e di farla finita, con una ulteriore stretta chiuse i suoi seni sul suo corpo, le braccia cedettero di schianto di fronte alla nuova pressione.
“Piccolo mio ti sei comportato bene perciò di ricompenserò. Ti permetto di venire mentre farò ingrandire i miei seni, preparati” e così dicendo iniziai a vedere che i seni di Giuliana cominciavano a ingrandirsi
“Mamma, non esagerare, che ...
... poi finiamo un’altra volta all’ospedale” disse Anna
“Cercherò di controllarmi, ma lo sai quanto piace a tuo padre questo trattamento” rispose continuando ad aumentare il volume, mentre Carlo era in estasi, immerso completamente nei suoi seni.
“Piccolo mio, addirittura resisti fino al mio ordine per venire, stai superando ogni mia aspettativa”
“No, padrona, non è per quello” disse Carlo con il poco fiato che aveva in gola “state stringendo così forte che non riesco a venire”
“E pensare che ho appena iniziato a ingrandirle” disse Giuliana rammaricata. Allentò la pressione sul povero Carlo, lo capimmo perché iniziò a urlare preso da un orgasmo violentissimo
“Ovviamente avrebbe potuto ridurlo a una sottiletta, vero?” chiesi io a Anna mentre, lei seduta sul divano e io seduto sulle sue gambe, continuavamo a baciarci.
“Non ne hai idea. Una volta mamma esagerò con questo giochetto, ma assolutamente nulla per lei, e abbiamo dovuto chiamare un’ambulanza, papà è finito in codice giallo per svariate vertebre incrinate. Ed è andata già bene così”.
“Per fortuna che si è fermata. Ma davvero potrebbe aumentare le sue tette? Sono già gigantesche”
Anna ci pensò un attimo e poi alzò il braccio sinistro in orizzontale davanti al mio viso.
“Non dico che sia proprio lo stesso effetto” disse guardandomi in faccia “ma più o meno succede una cosa del genere” e così dicendo iniziò a tirare su l’avambraccio contraendo il muscolo. Lentamente il suo bicipite iniziò a gonfiarsi, ...