1. Evado dalla prigione covid


    Data: 12/03/2021, Categorie: Etero Autore: pierpatty6151, Fonte: Annunci69

    ... collo.
    
    Cercato un sorriso di circostanza, chiedo:
    
    “Buongiorno, a che devo questa sorpresa?”
    
    Lei, con voce seria e modificata dalla mascherina chirurgica:
    
    “Se non disturbo, ho necessità di parlarle e chiarire alcune cose. Mi scuso per il vestiario e l’orario ma è urgente. E' importante”.
    
    Colto alla sprovvista, non riesco a reagire in nessun modo, e rimango come un ebete lì davanti a lei.
    
    Lei, con occhi speranzosi, mi ripete che non vuol disturbare, ma ha un’inderogabile situazione da chiarire con me. E parlando s’intrufola tra me e lo stipite, entrando in casa mia. Fermandosi subito dentro, in mia attesa.
    
    Cercando di riprendermi dalla sua intrusione, e anche molto incuriosito. Chiudo la porta e la prego di seguirmi nel salotto-cucina.
    
    Tanto per rompere la tensione, anch'io mi scuso per essere in pigiama, ma non aspettavo nessuno.
    
    La invito a sedersi sul divanetto a due posti, e le offro un caffè, che accetta volentieri.
    
    Io armeggio con la caffettiera e lei aspetta silenziosa.
    
    Finalmente le tazzine arrivano. Il silenzioso imbarazzo di entrambi è palpabile. Sposto una seggiola davanti a lei e mi siedo, sperando che lei mi dica che deve chiarire.
    
    La guardo bere il suo caffè.
    
    Non l’avevo mai vista sotto l’aspetto fisico ma solo come vicina di casa. E anche adesso con quella vestaglia casalinga è poco attraente. E' seduta con le ginocchia appiccicate, e le spuntavano solo pochi cm dei muscolosi polpacci. Sotto la spessa vestaglia ci dovrebbe ...
    ... essere un corpo leggermente in sovrappeso. Difficile dire se armonioso o meno. I seni non sono pronunciati, forse non ha messo il reggiseno. I capelli scuri di colore indefinito sono raccolti in una coda. Occhi neri vispi e attenti, che mi ricordano qualcuna, ma non so chi. Senza trucco. Difficile darle un’età, ma direi intorno alla sessantina.
    
    Il silenzio continua, e tocca a me sbloccare la situazione:
    
    “Mi ha detto che deve parlarmi urgentemente, di che si tratta?”.
    
    “Ma veramente non mi ha riconosciuto?”
    
    “So che dovrebbe chiamarsi Anna, ed è l’affittuaria del primo piano, e abita con un uomo, forse è suo marito? Non so altro, Sa non sono curioso”.
    
    “Lei è poco fisionomista! Anche se avevo la mascherina, avrebbe dovuto riconoscermi… Sono la signora che ieri mattina le voleva rompere la testa a bastonate”.
    
    Gelo nelle mie vene.
    
    Anna riprende a parlare.
    
    “La prego non m’interrompa, è difficile parlarne con un estraneo".
    
    Tiro fuori una sigaretta e ne offro una anche a lei, gliela accendo, rimanendo in silenzio aspetto che prosegua. Dopo alcuni istanti, scrutando il pavimento, inizia a parlare con voce bassa e calma:
    
    “Abito in questo palazzo da circa un anno. Sono arrivata dopo la sentenza di separazione, che ha chiesto e voluto il mio ex. Accusandomi di tradimento con un suo conoscente”.
    
    “Sì, ma questo che centra con ieri mattina”.
    
    “Mi lasci parlare…Deve sapere che circa un paio di anni fa scoprii il mio ex che si faceva inculare dal suo migliore ...
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