Paternità 3
Data: 11/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... trovo più sano e dolce aspettare che equilibriamo le nostre vite; quando avrò la cattedra e tu sarai la mia assistente; quando sarai riuscita a realizzare tutto quello che hai in mente per te, per me, per noi, allora andremo a vivere insieme e niente ci separerà.”
“Senti scemo di un grande intellettuale, io ti amo e ti voglio, qui, ora; poi faremo tutto quello che la tua machiavellica mente sta progettando, una cattedra per due, una casa insieme, dei figli, un matrimonio; ma stasera stai con me e mi dai l’amore che dici di sentire; sarò anche fragile, come dici; ma sono decisa a prendermi il tuo amore; forse rischio di vederti sparire dietro altre gonne, come stai facendo con Nicole o con Petra; ma l’amore non è un accodo commerciale; ti voglio e basta.”
“Antonio, questa è la misura giusta per le tue prepotenze; questa donna merita tutta la mia ammirazione; arrenditi, non la mollare, per nessuna, neanche per me se ti cercassi ancora; tu fra poco tornerai in Italia con una cattedra che ti aspetta; hai bisogno di una spalla solida e sicura; Margherita ora resta con te a Ulm finché hai finito; poi vivrete insieme e lei prenderà le redini della tua vita; è l’unica che può farlo; tu puoi solo arrenderti all’amore; stasera dormi con lei.”
“Nicole, posso dirlo perché Francois non ci sente; io avrò una vita forse serena con Antonio e mi pare che tu abbia visto giusto; però un amore come quello che avete vissuto voi non ha eguali nella storia; qualunque sarà il vostro ...
... destino, il ricordo di quella storia non te lo toglierà nessuno; e saranno in molti ad invidiarti, quando leggeranno quelle pagine, anche se non sono le migliori di un genio; è la storia più bella che si possa raccontare, tu l’hai vissuta; io ti invidio.”
“Pensa a cominciare la tua storia meravigliosa, da questa sera; e non lo lasciare più scappare; ha bisogno di te e tu avrai sempre bisogno di lui; te lo dice una che ha sbagliato a mollare e ad alzare il muro di un figlio per allontanare l’amore; torniamo con gli altri; poi, andremo a casa, anzi tu andrai verso l’amore; vuoi la verità? Ti odio!”
Lo disse con tanto affetto che Margherita l’abbracciò con amore e la baciò sulle guance; tornammo a tavola e concludemmo la serata con i ‘professoroni’ che mi avevano celebrato; declinai l’invito ad alloggiare nella foresteria dell’Università e salimmo tutti e cinque nella macchina di Francois; ci fermammo un poco nel salotto della loro abitazione, per il bicchiere della staffa, poi finalmente fummo di fronte nella foresteria, io e la meravigliosa ragazza che mi aveva folgorato.
Entrammo nella stanza da letto e le diedi solo il tempo di poggiare a terra il borsone in cui aveva raccolto tutto il necessario per sé e per il lavoro; l’abbracciai voglioso e me la strinsi al corpo; le baciai la bocca dolcissima che sapeva di voglia, di amore, di freschezza; sentivo quasi il cuore palpitare contro il mio petto; teneva gli occhi chiusi e sembrava trasognata; mi assalì il ricordo di un ...