Paternità 3 - Racconti Erotici

Paternità 3

... avrebbe scatenato le ire della ‘tedesca’ perché metteva in discussione il suo strapotere; ma da settimane avevo capito che ero uscito dal suo orizzonte e che si era dedicata ad una nuova conquista; decisi di ignorarla, anche se non potevo evitarla completamente, visto che ancora ero impegnato nel ciclo di conferenze in Germania a cui era puntualmente presente; l’avvertii della giornata che mi prendevo per essere a Ginevra; strepitò un poco ma si arrese.

A Ginevra trovai Nicole che mi aspettava alla stazione; c’erano Francois e Antoine, con lei; questo frenò inevitabilmente il calore del nostro saluto che si risolse in baci a sfiorare le guance; poco discosta, notai Margherita, meravigliata di essere stata invitata; le andai incontro con gioia manifesta e le assicurai che era mia graditissima ospite e sarebbe stata reginetta della serata; Nicole, che aveva udito tutto, mi chiese se mi ero innamorato; le sorrisi ambiguo.

La serata si risolse in un grande successo, per i responsabili della casa editrice; colsi l‘occasione, nel mio intervento, per confermare che la storia narrata in versi era autentica e che i protagonisti eravamo io e Nicole che ringraziai per avere conservato e salvato quelle pagine; lessi molta gioia negli occhi di Margherita, che erano il punto della sala a cui guardavo fisso; osservai una certa complicità tra i miei due amici ginevrini ma la attribuii alla gioia per il successo.

Ci fu una piccola ressa per firmare le copie che venivano acquistate; ...

... io e Nicole ci scambiammo le dediche sui numeri 0 e 00 dell’edizione, gli unici fuori numerazione, apposta per noi; poi andammo a cena in un gruppo ristretto; mentre eravamo ancora a tavola, Nicole prese in disparte me e Margherita; mi disse che avevano deciso che la ragazza avrebbe dormito da loro, nella foresteria; io potevo scegliere tra l’altra camera nello stesso edifico e l’alloggio nell’Università.

Scherzando, chiese a Margherita se se la sentiva di rischiare una notte a due passi da un lupo mannaro; le feci osservare che la ragazza era davvero una sorta di Cappuccetto Rosso esposta a grave rischio; Nicole la guardò negli occhi e le chiese se fosse innamorata almeno quanto la protagonista del volumetto; ‘di più’ rispose lei con semplicità; la ‘maledetta’, come la definii, commentò che lei mi avrebbe concesso tutto, in quello stato d’animo; Margherita mi saltò al collo e mi baciò; la fermai.

“Ragazza, io so che mi sono innamorato di te e so che non voglio che sia solo un momento o una storia breve; per questo, non faremo l’amore, anche se muoio dalla voglia; quando sarò in Italia ti affiderò la mia vita, se te la senti di essermi vicino, e cominceremo insieme un percorso che sia solido e lungo; tu non hai la struttura di Nicole che è fortissima; ma ti amo proprio per questa tua fragilità che è la mia, anche se la nascondo.

In Italia avremo una casa nostra, saremo una coppia vera, e faremo molta strada insieme; non puoi nemmeno immaginare quanto ti desidero; ma ...