Paternità 3
Data: 11/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Passarono perfino troppo in fretta i tre giorni che Margherita si poteva permettere in Germania; riuscì comunque a legarsi a me indissolubilmente, mi aiutò a preparare le lezioni dantesche, mi parlò della progettata edizione e degli sviluppi che prevedeva in Italia; mi accennò alla proposta di una cattedra che intendevano offrirmi nella ‘mia’ università e, alla fine, ci lasciammo con la promessa che ci saremmo rivisti in patria; la salutai alla stazione con una grossa nostalgia.
Petra non le attribuiva grande importanza anche perché mi travolgeva in notti infuocate di sesso che manifestavano continuamente la sua voglia di essere il centro del mio mondo; memore delle raccomandazioni di Nicole, mi adeguai al suo ritmo, nel lavoro e a letto, e davo il meglio di me; quando Margherita partì e il corso si avviò, sembrò calmarsi e i nostri rapporti si ridussero ad incontri quotidiani per lavoro e a notti di sesso alquanto più contenuto; adesso le mie giornate erano piene.
I tre mesi di letture furono una sorta di piccolo inferno, sballottato come ero da una città all’altra, da una libreria ad una biblioteca, da un circolo ad un’associazione, per presentare le dispense del corso raccolte in volume e, ciliegina sulla torta, la raccolta delle opere in edizione elegantissima; mi rendevo conto che la mia notorietà cresceva a vista d’occhio e che molte presenze erano di studenti e studiosi che provenivano da tutto il paese.
Da Margherita ricevetti una telefonata entusiasta in ...
... cui mi raccontava che l’eco dei miei successi era arrivato fino in patria e che mi si preparava un’accoglienza degna del mio lavoro; mi chiese se poteva organizzarmi una serie di incontri, al ritorno, per sostenere la mia posizione di titolare di cattedra; le risposi che mi affidavo a lei e alla sua ammirazione per me; non usai la parola ‘amore’ ma sentivo che non mi era indifferente; e lei non parlava da segretaria ma da entusiasta, se non da innamorata.
La sorpresa, come spesso negli ultimi anni, mi venne da Nicole che mi telefonò per avvertirmi che aveva concordato con l’università di Ginevra una serata per presentare il volumetto che aveva realizzato in cento copie numerate con i miei scritti a lei dedicati; ne era venuta fuori una storia d’amore in versi assai ammirata da chi l’aveva letta in anteprima; si era accordata con l’Università per proporla in una serata particolare a me dedicata; sarebbe stata felice di consegnarmi la copia numero 00.
Non ebbi esitazione ad accettare, perché avevo tanto desiderio di vederla; mi fece osservare che Petra aveva già avanzato rilievi sulla autenticità degli scritti; le assicurai che la megera, già presa da un altro giovane emergente da seguire, pesava poco sulle mie decisioni; i testi erano suoi, lo avrei confermato in conferenza e i dubbi sarebbero stati dissolti; le chiesi solo di invitare Margherita, dall’Italia, di finanziarle il viaggio perché non navigava in buone acque e di trovarle un alloggio.
Sapevo che l’episodio ...