1. La Schiava Figa - cap. 2


    Data: 06/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    Spio dalle telecamere. Eccola!
    
    Scende dal taxi e guarda in alto, verso il palazzo di cristallo. È uno schianto la mia puttanella.
    
    Si controlla nella porta a vetri, si sistema appena i capelli davanti alla spalla ed entra, dirigendosi sicura verso la reception. Le vedo i seni dall'alto, compressi nel top nero, e la mini leggera svolazzarle sul culetto tondo, ma preferisco osservare le reazioni degli altri: Luna è un infarto per le coronarie e finge di non accorgersene. Si voltano tutti, anche le donne.
    
    Al bancone abbassa gli occhiali da sole per chiedere il permesso di salire. Il portiere la riconosce subito, tutti sanno che è la troia di quello del trentaseiesimo piano, e le indica sorridente l'ascensore. Luna lo ringrazia con un sorriso dei suoi, che è una dichiarazione di scopabilità, e gli offre anche la vista del culo che s'allontana; il poveretto si farà una sega nel cesso, penso.
    
    Attendo che s'apra la porta dell'ascensore.
    
    Finalmente si apre.
    
    Sono teso, mi vibra anche la vista mentre Luna mi viene incontro nel silenzio, sul tappeto dell'ufficio illuminato dalle ampie vetrate sulla città. Si ferma ad un passo dalla scrivania e mi allunga i polsi. Senza sollevarmi dalla poltrona, glieli ammanetto e li tiro fino a fissarli al gancio sotto il ripiano, costringendola a distendercisi sopra, a novanta. Le levo gli occhiali e le bacio il rossetto: “Dario, puoi venire?” e torno ad occuparmi della mia pratica.
    
    Dario mi fa attendere dieci minuti buoni; è il ...
    ... direttore della filiale, il mio superiore, e non dice parola entrando. Alto e massiccio, sguardo fisso, ha autorità da vendere: fa tremare gli uffici.
    
    Non stacco gli occhi dal computer mentre le si piazza dietro e la palpa sotto ribaltandole il gonnellino sulla schiena, ma posso comunque godermi di sbieco il viso di Luna: il mento poggiato fra le braccia sul cristallo comincia a scivolare avanti indietro.
    
    Finalmente comincia a sbatterla sul serio, con pesanti cornate che fanno ballare il monitor trasparente. Cagna, troia, ti piace, ti spacco il culo, vacca, puttana di questo cornuto, figa sprecata, impara come si fa frocio... Gli insulti, singhiozzati di gola tra una cozzo e l'altro, sono stille di languido malessere che mi eccitano l'anima. Tento di concentrarmi sulla pratica, mi segno anche mentalmente un paio di dubbi che dovrò discutere con lui, ma ascolto solo i lamenti soffocati di Luna: mugola strozzata, lo manda a fanculo, ma alla fine si mette ad uggiolare e dimenarsi da cagna.
    
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    Sono tornato tardi e lei sta lavorando nel suo studio: è col giudice, un tipo con un universo erotico tutto suo e Luna, che spende una fortuna per rimanere giovanissima, è perfetta per lui.
    
    Ogni tre-quattro settimane passa a prenderla all'uscita di un liceo, confusa tra le studentesse, e se la porta al ristorante e poi in giro per shopping spupazzandosela come fosse una fidanzatina e magari ingroppandosela al cesso o nei camerini. Un tipo che si dopa niente male e che la ...
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