1. Non era solo un gioco!


    Data: 08/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SweetChiara, Fonte: EroticiRacconti

    ... baciarmi o di palparmi... gli basta tenere il cazzo contro il mio culo? Dopo poco, non so nemmeno io come, avevo provato a divincolarmi (debolmente credo) e gli chiedevo timidamente cosa volesse, la sua risposta mi aveva shockata: “io cosa voglio? Sei tu che devi dirmi cosa vuoi!”, io non capivo, era assurdo, era lui che mi aveva seguita e che mi aveva messa faccia al muro in quel cesso quindi io cosa potevo volere? “Io non voglio niente!”, Avendo una guancia al muro potevo vederlo e lui mi guardava negli occhi sempre! Da quando eravamo entrati in bagno mi aveva sempre guardata negli occhi! Dopo aver udito la mia risposta per la prima volta aveva cambiato espressione, aveva assunto un’espressione corrucciata come se lo avessi preso in giro “ah si non vuoi niente eh? Dillo che vuoi il mio cazzo! Devi dirmelo, devi implorarmi di dartelo altrimenti te lo sogni!”, io ero sconvolta , come si permetteva?!?! Lui era il pervertito non io! Ma ero riuscita a dire solo qualche parola tipo “No... io non...”. Lui, recuperando la solita espressione seria e imperturbabile (come cavolo faceva a essere cosi distaccato?) mi aveva risposto “bugiarda tu lo vuoi eccome e ora te lo dimostro...”, detto questo aveva celermente calato i miei jeans fino alle ginocchia incontrando solo flebili quanto inutili resistenze da parte mia, mettendo le mani sugli slip davanti alla figa aveva esclamato “perchè hai le mutande bagnate? Sei eccitata perchè vuoi il mio cazzo vero troia?”. Io non ci credevo e ...
    ... negavo l’evidenza, ero sincera non credevo di essere eccitata e al massimo pensavo di averle bagnate con il gioco di prima, allora per la prima volta da quando era iniziato il nostro gioco mesi prima mi aveva infilato due dita in figa tirandole fuori poco dopo mettendomele davanti agli occhi e sentenziando “guarda! Osi dire che non sei eccitata?”. Se prima ero sconvolta in quel momento lo ero ancora di più! Le sue dita erano bagnate e non potevano che essere i miei umori vaginali e da come erano bagnate non potevo che essere un lago ma ci ho messo ancora non so quanto tempo per realizzare che lo ero! Si ero eccitata, non spaventata ma eccitata, si forse un pò spaventata lo ero non lo so ma sicuramente ero eccitata. Improvvisamente avevo capito! il gioco, la mia eccitazione, i miei atteggiamenti, la mia reazione al suo “seguimi!”... volevo il suo cazzo? Possibile che desiderassi il suo cazzo? Possibile che volessi farmi scopare in quel lurido bagno da un uomo di almeno 30 anni più di me e di cui non conoscevo nemmeno il nome? Mentre cercavo di ragionare lui rimaneva immobile con le sue dita davanti ai miei occhi in attesa di una mia risposta che alla fine gli avevo dato “io... sono eccitata ma non so se...”, lui sempre più risoluto e probabilmente stufo del mio non voler ammettere la verità mi aveva messo di nuovo le dita in figa e, tenendomi schiacciata al muro, mi masturbava furiosamente. Io ansimavo ma non reagivo cosi lui aveva rotto il silenzio ripetendomi a intervalli più o ...