1. Non era solo un gioco!


    Data: 08/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SweetChiara, Fonte: EroticiRacconti

    ... masturbavo pure anche pensando a lui e a quello che avrebbe potuto farmi se sull’autobus se ci fossimo stati solo noi due o se fossimo stati in una limousine. Ma era un rituale appunto, per diversi mesi ogni giorno tutto era sempre uguale e questo mi faceva stare tranquilla e lui pareva freddo e imperturbabile con l’eccezione del suo pacco gonfio che impattava contro le mie natiche o contro il mio ventre e che al bisogno copriva con la giacchetta. Non riuscivo a fermare quel gioco ma a essere sincera non volevo neppure farlo, io mi divertivo e quell’uomo non sembrava pericoloso, semplicemente rendevamo il viaggio più piacevole consapevole che non lo stavo dominando come originariamente credevo ma non me ne preoccupavo anzi avevo anche iniziato a toccargli il pacco di sfuggita qualche volta e in un’occasione in cui le circostanze lo permettevano la mia palpata fu prolungata praticamente lo stavo segando attraverso i pantaloni. Avevo esagerato, potevo evitarlo ma non ci avevo dato troppo peso sul momento anche perchè lui restava sempre imperturbabile e zitto (non avevamo mai udito le nostre voci nemmeno per sbaglio), avevo quindi inconsciamente superato un altro bivio prendendo una direzione precisa. Poi arrivò il 4 febbraio 2011, un venerdi lo ricordo ancora dato che fu un altro bivio in quel “gioco”, il bivio finale che in quel caso avevo riconosciuto ma avevo scelto la direzione da prendere quasi inconsciamente. Quel giorno durante il viaggio tutto era accaduto come al ...
    ... solito fino a quando ero scesa dall’autobus, come al solito ero entrata in un parco per accorciare il tragitto fino a casa quando a un tratto mi accorgo che lui era qualche metro dietro di me e fu come un fulmine a ciel sereno, cosa ci faceva li? perchè mi stava seguendo? Ero un po spaventata ma lui non faceva nulla, si limitava a seguirmi e non aveva reagito nemmeno quando mi giravo per guardarlo cosi io proseguivo dritta ma senza correre fino a che, arrivata vicino ai bagni pubblici sento una voce calma ma autoritaria dirmi: “seguimi”, mi giro e me lo ritrovo dietro e mentre lo osservo lui si dirige verso i bagni, ecco il bivio finale... Cosa fare? Potevo scappare tanto mi aveva superata e non mi aveva nemmeno sfiorata, correndo dalla parte opposta l’avrei sicuramente seminato... ma dopo qualche istante lo seguii in silenzio, vi giuro non so perchè, non lo so nemmeno oggi, non so darmi una spiegazione razionale. Arrivati dentro al piccolo edificio dei bagni lo vedo aprire una porta senza dire nulla, dopo qualche istante in cui eravamo immobili a guardarci mi aveva fatta entrare nel bagno spingendomi dentro e chiudendo la porta alle sue spalle dopo esservi entrato anche lui. Mi aveva fatto cadere a terra lo zaino e mi aveva spinta contro il muro difronte alla porta, lui dietro di me mi teneva bloccata e spingeva il cazzo contro il mio culo ma rimaneva immobile e in silenzio. Io non capivo cosa stava succedendo, se mi vuole scopare perchè non fa nulla? Non tenta nemmeno di ...
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